La sede di ROMA e' presidiata H24 da: 17 GIORNI

SCIOPERO Venerdi’ 26

Alle ore 14:00 appuntamento in Via Rosa Raimondi Garibaldi 15 (regione Lazio)

In concomitanza con il tavolo congiunto Regione-Provincia-Comune in cui sono stati convocati:

Italtel – Telecom Italia – RSU Roma – OO.SS.

Dobbiamo lottare ora piu’ che mai per il nostro posto di lavoro!

TENETE BEN PRESENTE, CHE QUESTO E’ LATTEGGIAMENTO DELLA

“”DIREZIONE RISORSE UMANE””




“VERGOGNA DI CHE ?”



Contatto Blog Italtel Roma : gruppoitaltel@gmail.com

Italtel, sciopero riuscito a Roma e Milano

fonte: http://www.rassegna.it/articoli/2010/01/14/56995/italtel-sciopero-riuscito-a-roma-e-milano

“Dire che uno sciopero è riuscito al 100% è riduttivo nel caso di quello che è accaduto questa mattina nella sede Italtel di Settimo Milanese”. A dirlo in una nota è la Fiom Cgil di Milano, riferendo che “tutti i lavoratori di Castelletto hanno aderito alla mobilitazione indetta per contestare l’ennesimo taglio occupazionale (450 esuberi) annunciato l’8 gennaio dai vertici dell’impresa e che più di 500 persone hanno partecipato al presidio organizzato davanti all’ingresso del sito”.

A marzo del 2009, spiega il sindacato, “Italtel aveva già presentato un piano industriale che prevedeva 450 espulsioni, ma dopo due mesi di scioperi e manifestazioni era stata costretta ad accogliere la proposta di lavoratori e sindacato: contratto di solidarietà al posto dei licenziamenti.Oggi ci riprova, ottenendo dai lavoratori un altro ‘no’, ancora più determinato e corale. Il gruppo dirigente di Italtel fatica a capire che non si può gestire la più importante azienda nel settore delle telecomunicazioni senza progetti, senza investimenti, senza guardare al futuro ma cancellando professionalità e saperi”.

I lavoratori hanno intenzione di continuare a spiegarglielo: lo faranno anche venerdì 15, dalle 11.30 alle 13, quando a Castelletto si riunirà il consiglio d'amministrazione chiamato a definire il piano industriale. Conclude la Fiom: “Dovrebbero capire, i signori di Italtel, che senza i lavoratori, contro i lavoratori non c’è impresa che possa funzionare. Sarebbe bene che lo facessero a partire da domani, così come sarebbe bene che chi governa questo territorio e questo paese iniziasse ad esprimere un’idea di politica industriale diversa dal ‘laissez-faire’ che ha già prodotto troppi danni”.

Mobilitazione riuscita anche a Roma, dove stamani si è svolto un incontro tra i sindacati e l’assessore al Lavoro della Regione Lazio Alessandra Tibaldi. L’azienda di telecomunicazioni potrebbe chiudere la sede capitolina lasciando a casa circa 220 lavoratori: gli esuberi sarebbero determinati da un calo di fatturato causato dalla riduzione di commesse da parte del principale cliente Telecom Italia, che è anche socio di Italtel. Contemporaneamente all’incontro, riferisce la Fiom di Roma Sud, si è svolto un presidio dei lavoratori in sciopero sotto alla sede della Regione lazio. L’assessore Tibaldi si è impegnata a convocare immediatamente l’azienda a un tavolo insieme agli assessorati della Provincia e del Comune di Roma e che si attiverà per accelerare i tempi di un tavolo di trattativa nazionale con Il ministero dello Sviluppo Economico.

“Siamo di fronte a una situazione gravissima che coinvolge ancora una volta lavoratori e lavoratrici delle telecomunicazioni” dichiara Roberta Turi della segreteria Fiom Cgil di Roma. “La Regione, insieme alla Provincia e al Comune, deve aiutarci ad impedire che il territorio romano venga ulteriormente depauperato di competenze e professionalità importantissime. Abbiamo già assistito, negli ultimi mesi, all’abbandono del territorio da parte di importanti aziende dell’Ict. Questo settore deve essere salvaguardato attraverso finanziamenti per la banda larga e risolvendo, una volta per tutte, il problema delle telecomunicazioni italiane, oggi in mano a un unico privato monopolista, Telecom Italia, che continua a non investire sulla rete di telecomunicazioni. Questo produce danni non solo per i lavoratori e le lavoratrici Italtel, ma per tante altre aziende che occupano, solo a Roma, decine di migliaia di addetti. Nei prossimi giorni ci attiveremo con altre iniziative di lotta per impedire i licenziamenti”.

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