La sede di ROMA e' presidiata H24 da: 17 GIORNI

SCIOPERO Venerdi’ 26

Alle ore 14:00 appuntamento in Via Rosa Raimondi Garibaldi 15 (regione Lazio)

In concomitanza con il tavolo congiunto Regione-Provincia-Comune in cui sono stati convocati:

Italtel – Telecom Italia – RSU Roma – OO.SS.

Dobbiamo lottare ora piu’ che mai per il nostro posto di lavoro!

TENETE BEN PRESENTE, CHE QUESTO E’ LATTEGGIAMENTO DELLA

“”DIREZIONE RISORSE UMANE””




“VERGOGNA DI CHE ?”



Contatto Blog Italtel Roma : gruppoitaltel@gmail.com

ITALTEL: SCATTA LA CASSA INTEGRAZIONE

FONTE:

E' partita la cassa integrazione per 60 dipendenti dell'Italtel di Carini. Lunedi' i lavoratori si riuniranno in assemblea per decidere le iniziative da portare avanti contro la decisione dell'azienda. L'Italtel ha comunicato ieri alle organizzazioni sindacali e alle Rsu delle sedi aziendali italiane l'apertura delle procedure di cig straordinaria per crisi aziendale per 400 persone in tutto a zero ore per 12 mesi. In cassa integrazione vanno 60 dipendenti a Carini, 100 a Roma, 3 a Napoli e 237 a Milano. .
20 febbraio 2010

Posted in | 0 commenti

Zte: "Italtel, Olivetti? Alleanze possibili

FONTE:


Xie Junshi, vice presidente marketing: "Siamo interessati a rafforzare la presenza in Italia anche attraverso intese con aziende del vostro Paese"


“Siamo interessati a sviluppare partnership e alleanze con le imprese del vostro Paese. Ad esempio, con aziende come Italtel, Olivetti o anche altre con cui potrebbe nascere una collaborazione interessante”: lo ha detto Xie Junshi, vice presidente Zte, a capo della divisione marketing di Stati Uniti ed Europa, in una intervista che apparirà nel numero del Corriere delle Comunicazioni in uscita lunedì prossimo.
Trovano così conferma i rumors degli scorsi giorni sulla possibilità di un interesse del gruppo manifatturiero cinese, quotato alla Borsa di Shanghai, ad una qualche forma di cooperazione con Italtel. L’ammissione dell’interesse ad una intesa con Italtel o altre aziende testimonia la volontà di Zte di rafforzare il proprio peso nel mercato italiano. “Non solo l’Italia, ma è in tutta Europa che puntiamo a radicarci e a far crescere la nostra posizione. Per questo per noi è molto importante collaborare con partner locali. Anche in Italia”, spiega Junshi al Corriere delle Comunicazioni.

Full story nel numero del Corriere delle Comunicazioni in uscita lunedì 22 febbraio



di Gildo Campesato


18 febbraio 2010

Posted in | 0 commenti

Italtel, sciopero e presidio contro 400 esuberi

FONTE:


MILANO (17 febbraio) - Circa 150 lavoratori in sciopero si sono radunati stamani davanti ai cancelli della Italtel di Settimo Milanese (Milano), per protestare contro il piano industriale che prevede 400 nuovi esuberi in tutta Italia.

Secondo i sindacati finora è totale l'adesione allo sciopero indetto dalle 7 alle 11.45 per i circa 1.200 dipendenti nel Milanese dell'azienda specializzata nella produzione di sistemi per le telecomunicazioni. «Abbiamo intenzione, se ci sarà maggiore affluenza al presidio, di organizzare più tardi un corteo a Settimo Milanese», ha detto Roberto Dameno, delegato della Fiom-Cgil. «Le trattative con l'azienda non sono a buon punto - ha continuato - e nei prossimi giorni, se la proprietà presenterà effettivamente la richiesta di cassa integrazione per i dipendenti, organizzeremo iniziative più eclatanti».

Posted in | 0 commenti

Adsl veloce in Italia: la rete in fibra ottica la faranno i cinesi?

FONTE:

I cinesi in Italia per l'Adsl veloce. I nuovi piani

a cura della Redazione

La rete di telecomunicazione italiana di nuova generazione (Ngn), quando si farà, si baserà su tecnologia straniera. Chi, infatti, lavora sulla banda larga e ultralarga è un gruppo formato da Alcatel-Lucent (franco-americana), Ericsson (svedese) e Huawei (cinese). E ciò vuol dire che alle imprese italiane come Italtel resterà un ruolo sostanzialmente marginale.

Alcatel-Lucent e l’azienda cinese posseggono il portafoglio-prodotti più completo. Stefano Pileri, il maggior conoscitore della rete Telecom, di cui è stato a lungo responsabile, è convinto del fatto che le reti in rame tra poco non basteranno più a sopportare il peso crescente dei servizi via Internet, per cui sarà necessario il passaggio alla fibra ottica.

“La prima, concreta ragione per realizzare la Ngn è la certezza di un risparmio sui costi di gestione, energia, spazi e personale valutabile nell’ordine del 40-45%. In assenza di un piano di Telecom Italia, che a causa dei debiti ha tagliato gli investimenti tecnologici per il 2010, l’iniziativa al momento più concreta è il piano banda larga della Regione Lombardia, con una spesa prevista di 1,3 miliardi di euro, che di fatto sarà una prova generale di Ngn”.

I capitali per sostenere i costi per ammodernare le infrastrutture italiane in vista della Rete di Nuova Generazione dovrebbero arrivare dai cinesi. Si tratta di 100 miliardi di dollari che cinque istituti di credito cinesi hanno stanziato per i clienti esteri di Huawei, il terzo produttore mondiale di infrastrutture di trasmissione, di cui una decina di giorni fa una delegazione ha fatto il giro delle compagnie italiane per illustrare questa opportunità.

Autore:

Marianna Quatraro

Posted in | 0 commenti

Italtel, sciopero e presidio

FONTE: radiolombardia.it

17-02-2010 10:54

Circa 150 lavoratori in sciopero si sono radunati stamani davanti ai cancelli della Italtel di Settimo Milanese (Milano), per protestare contro il piano industriale che prevede 400 nuovi esuberi in tutta Italia. Secondo i sindacati finora è totale l'adesione allo sciopero indetto dalle 7 alle 11.45 per i circa 1.200 dipendenti nel Milanese dell'azienda specializzata nella produzione di sistemi per le telecomunicazioni. "Abbiamo intenzione, se ci sarà maggiore affluenza al presidio, di organizzare più tardi un corteo a Settimo Milanese", ha detto Roberto Dameno, delegato della Fiom-Cgil. "Le trattative con l'azienda non sono a buon punto - ha continuato - e nei prossimi giorni, se la proprietà presenterà effettivamente la richiesta di cassa integrazione per i dipendenti, organizzeremo iniziative più eclatanti"

Posted in | 0 commenti

ITALTEL: FIOM, e' muro contro muro tra azienda e lavoratori

FONTE: liberonews.it

Milano, 16 feb. (Adnkronos) - "Si e' concluso con la conferma delle reciproche posizioni l'incontro che si e' svolto ieri in Assolombarda tra i rappresentanti dei lavoratori e il sindacato e il gruppo dirigente di Italtel. Un gruppo dirigente che ha ribadito di non voler discutere alcuna soluzione alternativa ai 400 esuberi annunciati e al pesantissimo ridimensionamento della sede di Roma". Lo scrive la Fiom Milano in una nota.

"Un atteggiamento arrogante e insopportabile - dice ancora la Fiom- che la dice lunga sull'idea di relazioni tra le parti che regna nel quartier generale dell'azienda, oltre che sulla miopia manageriale: eseguire ordini, poco importa se mettono a rischio non solo centinaia di posti di lavoro ma anche le possibilita' di tenuta e sviluppo dell'impresa".

Per il sindacato si tratta di un ''piano industriale devastante, che i lavoratori hanno gia' dimostrato nei giorni scorsi di non aver intenzione di accettare". Cosi', dopo le mobilitazioni gia' effettuate ed il presidio di ieri domani sara' sciopero in tutti i siti del gruppo e manifestazione a Castelletto.


Posted in | 0 commenti

Ultime (BAD) NEWS!

Italtel durante la riunione in assolombarda, ha illustrato la NEW(BAD)Company che sara' composta da personale Italtel e Accenture.

L'azienda rimane comunque ferma sullo stato degli esuberi dichiarati ed e' disponibile a trattare solamente in merito allo strumento CDS e CIGS.

Posted in | 0 commenti

Per l’Italtel arriva l’ultima chiamata....

...Due scommesse per non scomparire La società rischia di restare vittima dell’immobilismo con cui ha reagito negli ultimi 56 anni al progressivo calo degli investimenti di Telecom Italia

Di: STEFANO CARLI


FONTE:



Un anno fa, a fine 2008, erano 2.360, poi il fatturato ha continuato a calare e dodici mesi dopo, fine 2009. erano diventati 2.100: primo effetto di una cura dimagrante per quasi 300 unità. Adesso il piano definitivo messo a punto dall’a.d. Umberto De Julio, arrivato a ottobre 2008, parla di altri 500 esuberi per portare l’occupazione complessiva di Italtel, l’ex gioiello delle tlc italiane, a 1.600 persone. Insomma, quasi 800 persone in meno in diciotto mesi. Più della Glaxo (qui non sono tutti ricercatori ma il tasso di scolarizzazione è comunque alto), più della metà di Termini Imerese. E Italtel non è la Fiat. Il suo fatturato 2008 è stato di 467 milioni, parecchio più basso dei 546 milioni del 2007.
Dire che Italtel è stata il gioiello delle tlc italiane non è retorica. Ancora oggi due linee telefoniche su tre in Italia vengono gestite da apparecchiature targate Italtel (quello che avanza è due terzi Ericsson e un terzo AlcatelLucent). E’ il frutto dei grandi investimenti sulla rete Telecom negli anni Ottanta. Si può allora pensare che la crisi di oggi dipenda dal fatto che Italtel non ha saputo passare dai tempi del monopolio pubblico e delle partecipazioni statali al mercato libero del dopo 1998, ma non è così. L’ultimo grande successo industriale di Italtel è datato 2003: l’anno in cui Telecom Italia, primo tra i grandi gruppi telefonici mondiali, decise di passare tutta la sua rete di trasporto al protocollo Ip. Fu un’innovazione epocale, portò efficienza e risparmi di gestione, tagliando di due terzi la necessità di avere delle grandi centrali di transito. E fu un successo made in Italy. L’ultimo però.
La specializzazione di Italtel è infatti nel cosiddetto softswitching, la trasformazione delle vecchie centrali telefoniche dal sistema a circuito a quello a pacchetto. C’è arrivata per prima, ha fatto quelle di Telecom dopo di che si è fermata. Ha commesso l’errore di continuare ad attendere le commesse di una Telecom che ha invece continuato a tagliare i budget di investimenti e manutenzioni. Lo switching assorbe oggi in media meno del 5% del budget di spesa tecnologica di una telecom. Un budget che per Telecom Italia nel 2009 è stato di 400 milioni.
Non ha saputo andare all’estero quando ancora il mercato non era chiuso dai grandi colossi mondiali. Ed è paradossale vedere che l’azienda fa oggi all’estero appena un quarto del suo fatturato mentre le vecchie aziende che facevano la manutenzione di rete per Telecom, quelle che riparavano i guasti e cambiavano i pali, oggi sono realtà molto più solide e con una buona metà del fatturato realizzato oltre confine.
Italtel non ha saputo poi spostarsi su altri prodotti. Ma nemmeno sfruttare al meglio le eccellenze di cui dispone: con una Telecom Italia che è stata tra i primi operatori a credere nell’Adsl, Italtel non ha mai pensato di entrare nella produzione di modem e altri sistemi per la larga banda. Cosa che in compenso fa la Pirelli Broadband Solutions, a cui il gruppo Telecom ha affidato lo sviluppo di alcuni sistemi per gli utenti di reti a banda larga ai tempi della gestione Tronchetti. Si era invece lanciata nella produzione di decoder per la tv via satellite ai tempi della piattaforma Stream di Telecom, ma è un’avventura finita presto.
Oggi nel suo settore Italtel fronteggia giganti come Huawei, Ericsson, NokiaSiemens Networks, AlcatelLucent, Cisco. Un mercato in cui un gigante come Nortel è appena fallito; in cui Ericsson e NokiaSiemens si stanno sempre più spostando sui servizi (Ericsson trae dagli apparati di rete ormai solo la metà dei suoi ricavi, Italtel ancora l’80%).
Anche quella che doveva essere la grande occasione per Italtel di entrare nel grande giro delle tlc mondiali si è alla fine dimostrata un’occasione mancata: l’ingresso di Cisco, numero uno mondiale dei router Ip, nell’azionariato nel 2004 non ha reso l’azienda italiana più dinamica. E forse ne ha anche frenato la possibilità di sviluppo. Italtel è rimasto il suggello di un’alleanza commerciale tra Telecom e Cisco e poco più. In compenso, negli anni, sono state respinte le avances di altri gruppi come Ericsson o Siemens, che forse non avevano però intenzioni diverse da quelle di Cisco. O quelle di una realtà in ascesa, come la californiana Juniper Networks, il concorrente di Cisco sui router, che ha provato a coinvolgere Italtel nello sviluppo di alcune soluzioni da inserire nei suoi sistemi, ma senza successo.
Adesso le strade davanti a Italtel sono sostanzialmente due. Da una parte continuare a ingegnerizzare sistemi per reti telefoniche, a immaginare cioè prodotti fatti soprattutto di software e di componenti materiali comprati per la gran parte nei mercati asiatici, per continuare a lavorare nelle centrali telefoniche che smistano il traffico di voce (sempre meno) e dati che passano sui cavi. E per cercare di inserirsi nel passaggio epocale delle reti dal rame alle fibre ottiche. La seconda strada è quella della «consulenza»: agire cioè come un «system integrator» specializzato nel risolvere le esigenze dei sistemi di comunicazione di grandi imprese. Una strada, quest’ultima, in parte già intrapresa negli ultimi anni, con un portafoglio clienti che è però solo italiano e con un forte dna «statale». Eni, Enel, le grandi banche come Unicredit o Mps.
Entrambe le strade promettono di essere in salita. La prima, quella dei prodotti, vede Italtel fare i conti con il tempo perduto. Ci sono settori di frontiera dove operano realtà italiane dinamiche e in crescita. Coma la Idf, Industrie Dial Face, un centinaio di dipendenti, ricavi sui 50 milioni ma attiva su una nuova frontiera come le frequenze ottiche a più colori da far passare su una stessa fibra: un sistema per dividere letteralmente in quattro quei sottilissimi capelli che sono le fibre ottiche.
Certo, la società si avvantaggerebbe di sicuro da un effettivo avvio degli investimenti sulle nuove reti ottiche. Ma sempre ricordando che chiunque investirà non sarà disposto a pagare più del dovuto in nome del sistema paese. Resta solo la navigazione in mare aperto nel mercato già affollato dei system integrator. Ma anche qui Italtel dovrà giocare da sola. L’idea di creare un polo italiano non trova entusiasmi da nessuna parte. Né tra i potenziali aggregatori, né nella stessa Italtel. Che se dovesse integrarsi oggi finirebbe per scomparire. Meglio provare a recuperare posizioni prima di parlarne. Sperando che il tutto non si trasformi in una guerra tra «nani».

Posted in | 0 commenti

Apc-Italtel/ Lunedì incontro a Milano tra azienda e sindacati su Cig

FONTE: primaonline.it



Apc-Italtel/ Lunedì incontro a Milano tra azienda e sindacati su Cig

In contemporanea presidio delle maestranze

Milano, 12 feb. (Apcom) - Lunedì prossimo nella sede milanese di Assolombarda si terrà l`incontro tra i vertici di Italtel e il sindacato, in merito all`annuncio aziendale di voler avviare una procedura di cassa straordinaria a zero ore per 400 dipendenti (disdettando così l`accordo sul contratto di solidarietà in vigore) e di chiudere la sede di Roma. Lo annuncia la Fiom meneghina, spiegando che “quelle di Italtel sono scelte inaccettabili, preludio non solo della perdita di posti di lavoro ma, anche dell`indebolimento di una impresa che opera in un settore strategico per il Paese”.

“Dopo le mobilitazioni dei giorni scorsi, che hanno visto la partecipazione di circa mille persone, le lavoratrici e i lavoratori dell`Italtel di Settimo Milanese (Milano) - continua la Fiom - hanno deciso di darsi appuntamento alle 15 in via Pantano, per ribadire il proprio ‘no’ alle espulsioni, alla chiusura dei siti, alla distruzione di quel patrimonio di professionalità senza il quale l`impresa non avrebbe alcuna possibilità di sviluppo”.

Red-Alp

Posted in | 0 commenti

ITALTEL ROMA a Ballaro' del 9/2/2010

Dalla puntata del 9/2/2010.
noi siamo al minuto 2:52.




un ringraziamento sentito ai giornalisti che si sono occupati del servizio.

Posted in | 0 commenti

LAVORO - Italtel: player mondiale senza dipendenti?

FONTE: impresamia.com


Destinare i fondi stanziati per lo sviluppo della banda larga a sostegno delle aziende che si occupano di telecomunicazioni e che rappresentano come l'Italtel una risorsa nazionale e, quindi, salvaguardare i livelli occupazionali dell'azienda player di primo piano nel mercato delle telecomunicazioni.

Questo l'argomento dell'interpellanza che il deputato dell'IdV, Luciano Ciocchetti ha ricolto ai ministri del Welfare, Maurizio Sacconi, e dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, esponendo il caso dell'Italtel che nel 2004 ha acquistato un'azienda di 500 dipendenti (One-ans) che opera nel mercato della sicurezza delle reti informatiche rivolto anche alla pubblica amministrazione (350 sono a Castelletto di Settimo Milanese, 150 a Roma). Oggi One-ans è completamente integrata nelle attività Italtel, operando in maniera stabile direttamente dal cliente (Vodafone, Wind, Telecom, banche, pubblica amministrazione): dalla data dell'acquisizione oltre la metà dei dipendenti di One-ans ha dato le dimissioni dall'azienda.

Le sedi commerciali di Italtel sono rispettivamente localizzate a Castelletto di Settimo Milanese (Milano) e Roma, mentre l'insediamento di Carini (Palermo) e parte dell'area di Castelletto costituiscono il cuore della ricerca Italtel che, come Gruppo, occupa circa 2.100 addetti.

Ma da 10 anni i fatturati di Italtel sono a rischio per il duplice problema del rifinanziamento del debito da parte delle banche e della ricapitalizzazione della società da parte degli azionisti Telecom, Cisco e fondi americani e sono ormai poche le aziende di Italtel con 1500 dipendenti. Oggi 1400 persone in tutto il Gruppo sono in contratto di solidarietà per un anno e mezzo (da luglio 2009 a dicembre 2010, lavorando mezza giornata in meno alla settimana per ridurre gli eccedenti). Questo sta impedendo il licenziamento di un centinaio di lavoratori. Entro la fine del 2010, circa 150 persone usciranno comunque in mobilità. L' 8 gennaio 2010 l'amministratore delegato di Italtel ha annunciato 400 nuovi esuberi (per effetto dei tagli sul fatturato di decine di milioni di euro da parte di Telecom) che si sommano ai 450 del biennio 2009/2010 e la chiusura di una sede "periferica".

Intanto, su La Padania.com si legge che il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato una mozione sulla situazione di crisi dell’Italtel grazie al voto compatto del gruppo della Lega Nord a favore della mozione che impegna la Giunta Regionale “a mettere in campo ogni iniziativa possibile per non perdere uno degli ultimi siti produttivi rimasti in un settore tecnologicamente avanzato". Il consigliere regionale e presidente della Commissione Bilancio, Fabrizio Cecchetti ha spiegato che “il futuro degli operai lombardi riveste per la Lega Nord un'importanza fondamentale" aggiungendo poi che con la mozione approvata, la Regione ha dato un "forte segnale di attenzione nei confronti della crisi dell’Italtel. Una situazione di difficoltà - ha concluso - che sta mettendo a rischio la continuità lavorativa di quasi 1500 dipendenti.” (Nella foto, Franco Serio, Chief Technology Officer (CTO) Italtel).

Posted in | 0 commenti

Italtel riduce. E’ strage di posti

FONTE:


COMUNICAZIONI. Tra Roma, Settimo Milanese e Carini, 300 licenziamenti. Fiom Cgil: «Telecom taglia, ma i suoi profitti aumentano».

Non servono più. Quattrocento licenziamenti sono stati confermati lo scorso 4 febbraio dall’Italtel, durante un tavolo convocato dal ministero dello Sviluppo economico, le Rsu e i vertici dell’azienda: ricercatori specializzati da anni nel settore della tecnologica che secondo la multinazionale sono in esubero. L’impatto più pesante è a Roma, dove entro la fine dell’anno sono previsti la chiusura del centro di ricerche e 150 dipendenti in meno su 220; a Settimo Milanese 170, a Carini 80 su 234. I rappresentanti delle tre sedi avevano chiesto al governo lo sblocco dei fondi per la banda larga e per l’innovazione tecnologica dei servizi pubblici, ma la richiesta non ha ottenuto risultati.

Nella mattina del 4 hanno scioperato tutti i 1.200 lavoratori del gruppo, dopo quattro giorni di mobilitazione e in attesa dell’incontro con il ministero. I problemi di Italtel nascono dalla decisione del cliente/ socio Telecom Italia di ridurre le commesse: questo ha prodotto i 400 esuberi. I lavoratori, prima di essere sgomberati dalla polizia, durante un sit in nato davanti la sede di Roma della Telecom Italia, hanno ottenuto un incontro con Stefano Nocentini, responsabile dell’area tecnologica di Telecom e referente principale per i progetti Italtel, che ha confermato l’intenzione della ditta di ridurre il volume di attività con Italtel. «è incomprensibile che un’azienda come Italtel, che lavora su progetti per le telecomunicazioni, decida di chiudere a Roma, dove sono previsti nei prossimi anni 600 milioni di investimenti per la banda larga», ha dichiarato la rappresentante dei lavoratori Tiziana Galli.

«Telecom Italia continua a fare tagli, pur continuando a fare profitti, per aumentare margini e dividendi a scapito dei lavoratori», ha spiegato Roberta Turi della Fiom Cgil. «In tutto il settore degli appalti Telecom stiamo assistendo a un preoccupante taglio delle commesse e dei prezzi che sta determinando un peggioramento delle condizioni di chi lavora», conclude la sindacalista. Nelle prossime settimane è prevista una manifestazione nazionale per protestare contro i licenziamenti a Milano e Roma.

Posted in | 0 commenti

Italtel, presidio permanente uffici sede Roma

FONTE: rassegna.it


Continua la protesta dei lavoratori Italtel per salvaguardare il futuro di questa impresa. Dopo Milano e Carini, sono tornati a protestare i dipendenti di Roma. Lo riferisce la Fiom Cgil in una nota.

"Di fronte alla riduzione dei costi decisi dall’Azienda che prevede, di fatto, la chiusura della sede di Roma e 400 esuberi a livello nazionale - afferma Laura Spezia, segretaria nazionale della Fiom-Cgil - i lavoratori e le lavoratrici si sono riuniti in assemblea e hanno dato vita a un corteo spontaneo che si è svolto in prossimità della via Pontina, vicino alla sede di Spinaceto".

“Al termine della mobilitazione, l'assemblea ha deciso di presidiare permanentemente gli uffici per impedire alle ditte di trasloco di svuotarli - prosegue Spezia - Lo stato di assemblea permanente ha l'obiettivo di indurre l'Azienda a trovare soluzioni condivise che mantengano sia la sede che i livelli occupazionali su tutto il territorio nazionale”.

“Non possiamo permettere che l’unica Azienda italiana di Tlc imbocchi una strada senza uscita - conclude la segretaria Fiom - E’ una questione che non riguarda solo il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori, ma interessa direttamente il Governo e il Paese”.


08/02/2010 19:30

Posted in | 0 commenti

Italtel: Tibaldi, azienda presenti credibile piano

FONTE: libero-news.it

Roma, 8 feb. - (Adnkronos) - ''Sono seriamente preoccupata per i 150 posti di lavoro a rischio nella sede romana di Italtel ed esprimo la mia piu' sincera solidarieta' alle lavoratrici e lavoratori che da stamattina stanno presidiando la sede operativa di Spinaceto''. Lo afferma in una nota l'assessore al Lavoro, Pari opportunita' e Politiche giovanili della Regione Lazio Alessandra Tibaldi.

''La citta' di Roma - continua - gia' duramente provata dalle gravi crisi occupazionali generate dalla recessione globale, non puo' permettersi un ulteriore ridimensionamento delle maestranze in un settore strategico per l'economia regionale. Per questo chiedo all'azienda di accogliere, celermente e con grande senso di responsabilita', l'invito avanzato dai sindacati nella riunione svoltasi il 4 febbraio al Ministero dello Sviluppo Economico a presentare un credibile piano industriale per la salvaguardia del sito produttivo e dei suoi livelli occupazionali''.

''Il Governo invece - conclude l'assessore al lavoro - faccia la sua parte cercando un attivo coinvolgimento nel piano di salvataggio della Telecom Italia, principale committente dell'Italtel''.

Posted in | 0 commenti

ITALTEL Roma - 08/02/2010 - corteo spontaneo di 150 lavoratori
















Posted in | 0 commenti

Italtel, corteo spontaneo sulla Pontina

FONTE:



In strada 150 lavoratori della sede romana, dopo la notizia del piano di ridimensionamento in tutta Italia

ROMA - «È in corso da un'ora un corteo spontaneo di centocinquanta lavoratori dell'Italtel della sede di Roma lungo la Via Pontina (zona Spinaceto). La protesta è scaturita dalla notizia, appresa stamattina dai lavoratori riuniti in assemblea, del piano di ridimensionamento delle attività che l'azienda è in procinto di attuare e che coinvolgerà i lavoratori delle sedi di Milano, Roma e Carini (Pa)». Lo comunica la Cgil.

150 POSTI DI LAVORO A RISCHIO - «Nella sede di Roma (dove rischiano di perdere il posto di lavoro 150 persone) - dichiarano Roberta Turi, della segreteria Fiom Cgil di Roma Sud e Gabriele Mazzariello, segretario della Cgil di Roma e Lazio - ciò significa chiudere la sede operativa lasciando solo quella di rappresentanza. Nell'incontro tenutosi giovedì scorso al Ministero dello Sviluppo Economico con le parti sociali, abbiamo invitato l'azienda a riproporre un vero e proprio piano industriale di rilancio dell'attività e abbiamo chiesto al Governo il coinvolgimento nella vertenza di Telecom Italia, essendo questa la principale committente dell'azienda. La Cgil respinge questo ennesimo attacco all'occupazione che di fatto va a ridimensionare un settore strategico per il futuro della città e dell'intera regione». (fonte Omniroma)

Posted in | 0 commenti

ITALTEL CGIL Roma e Lazio - a Roma corteo spontaneo di 150 lavoratori

FONTE: libero-news.it


Roma, 8 feb. -?(Adnkronos) - E' in corso da un'ora un corteo spontaneo di centocinquanta lavoratori dell'Italtel della sede di Roma lungo la Via Pontina (zona Spinaceto). A darne notizia e' la Cgil di Roma e Lazio spiegando che la protesta "e' scaturita dalla notizia, appresa stamattina dai lavoratori riuniti in assemblea, del piano di ridimensionamento delle attivita' che l'azienda e' in procinto di attuare e che coinvolgera' i lavoratori delle sedi di Milano, Roma e Carini (Palermo)".

''Nella sede di Roma rischiano di perdere il posto di lavoro 150 persone - dichiarano Roberta Turi, della segreteria Fiom Cgil di Roma Sud e Gabriele Mazzariello, segretario della Cgil di Roma e Lazio - cio' significa chiudere la sede operativa lasciando solo quella di rappresentanza. Nell'incontro tenutosi giovedi scorso al ministero dello Sviluppo Economico con le parti sociali, abbiamo invitato l'azienda a riproporre un vero e proprio piano industriale di rilancio dell'attivita' e abbiamo chiesto al Governo il coinvolgimento nella vertenza di Telecom Italia, essendo questa la principale committente dell'azienda. La Cgil - concludono - respinge questo ennesimo attacco all'occupazione che di fatto va a ridimensionare un settore strategico per il futuro della citta' e dell'intera regione''.

Posted in | 0 commenti

Grande Concorso "Parla con Amalia"




si indice quest'oggi il concorso "Parla con Amalia"

vediamo chi riesce a porre le domande piu' interessanti e ad immaginarsi le risposte piu' coerenti.

potete usare i modelli su web, e inviarli all'indirizzo di posta del blog per la pubblicazione.

i 29 piu' bravi, saranno selezionati dalla nostra "direttrice risorse umane" per continuare a lavorare su roma.

i nostri colleghi di carini e castelletto si sbizzarriscano pure usando naturalmente ognuno il rispettivo DIALETTO!

Link all'album PICASA: Grande Concorso "Parla con Amalia"

Posted in | 0 commenti

CARINI: Dipendenti Italtel bloccano bivio dell’autostrada

FONTE:livesicilia.it

I lavoratori dell’Italtel hanno occupato questa mattina il bivio di Carini della strada provinciale. Lo rende noto la segreteria della Fiom Cgil di Palermo. La protesta di Fiom, Fim e Uilm e’ stata decisa in seguito alle proposte avanzate dall’azienda e dal governo e ritenute non accettabili dai lavoratori, che chiedono un impegno per rilanciare lo stabilimento. Ieri in un incontro a Roma Italtel aveva annunciato 84 esuberi nello stabilimento di Carini.

Posted in | 0 commenti

Italtel: tavolo e presidio al ministero dello Sviluppo Economico, sciopero e sit-in a Palermo

FONTE:



04/02/2010
Sciopero e presidio dei lavoratori dell'Italtel di Carini a Palermo davanti alla direzione regionale di Telecom Italia, in Via Ugo La Malfa, dalle ore 14.30, in concomitanza con l'incontro al ministero dello Sviluppo economico per scongiurare l'ipotesi di chiusura di uno dei siti Italtel nell'ambito di un piano che prevede 400 esuberi oltre ai 450 già dichiarati. I problemi di Italtel nascono infatti dalla decisione del cliente/socio Telecom Italia di ridurre l’entità delle commesse.

Sempre oggi a Roma, davanti al ministero, manifesterà una delegazione dei lavoratori Italtel di Carini assieme ai colleghi di Milano e Roma.

“Il settore delle telecomunicazioni, oggi in mano a un unico privato monopolista Telecom Italia che continua a non investire sulla rete di TLC con forti ripercussioni negative sui lavoratori - affermano le RSU Italtel di Carini - con forti ripercussioni negative sui lavoratori, deve essere salvaguardato con una posizione chiara da parte sia del governo nazionale che di quello regionale”.



PHOTOGALLERY CGIL

Posted in | 0 commenti

4 febbraio - ITALTEL - Ministero dello sviluppo economico

C6.TV:




TGR Sicilia:
(minuto 1:44)





CASTELLETTO:





CASTELLETTO 5 Febbraio - CASCINA:

Posted in | 0 commenti

COMUNICATO SINDACALE

INCONTRO MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO

PER L’AZIENA A ROMA 150 LAVORATORI SONO ESUBERI !!!!!

ROMA - TOTALE ORGANICO 214

ESUBERI DICHIARATI 150

SECONDO L’AZIENDA ROMA RIMANE CON UN ORGANICO DI 64 PERSONE

DI CUI AREA COMMERCIALE E MARKETING 35 PERSONE

SECONDO L’AZIENDA IL RILANCIOI DI ITALTEL VEDE ROMA CON UN ORGANICO DI 29 LAVORATORI

E’ ORA CHE CI METTIAMO IN TESTA, PERCHE’ PURTROPPO C’E’ CHI NON L’HA ANCORA FATTO, CHE QUESTO VUOLE DIRE CHE:

SU ROMA NON SI VUOLE UNA REALTA’ LAVORATIVA

SIAMO TUTTI FUORI !!!!!

ROMA CHIUDE ALLA FACCIA DELLE ATTIVITA’ IN CORSO E QUELLE GIA’ PIANIFICATE PER IL 2010

L’AZIENDA DICE CHE NON PERDERA’ LE COMMESSE, MA SE E’ VERO, HA DECISO CHE:
NON LE FAREMO NOI

CHE CE LE SIAMO CONQUISTATE CON IL NOSTRO LAVORO E LA NOSTRA PROFESSIONALITA’ GIORNO PER GIORNO.

DECIDIAMO INSIEME COME RISPONDERE AL SIG. DE JULIO &CO – TUTTI PRESENTI – E INTENDIAMO PROPRIO TUTTI (NON C’E’ CLIENTE CHE TENGA) IN ASSEMBLEA LUNEDI’ 8 FEBBRAIO 2010 ORE 10:00
RSU Italtel Roma

Posted in | 0 commenti

Italtel Provincia Roma vicini a lavoratori ma enti locali non invitati a tavolo

FONTE: libero-news.it

Roma, 4 feb. - (Adnkronos) - "La Provincia di Roma e' vicina ai lavoratori dell'Italtel e per questo abbiamo voluto partecipare al presidio davanti al ministero dello Sviluppo Economico". Lo dichiarano in una nota congiunta l'assessore della Provincia di Roma alle Politiche del Lavoro, Massimiliano Smeriglio e il presidente della Commissione provinciale Lavoro, Marco Miccoli.

"Abbiamo voluto portare la nostra solidarieta' ai dipendenti a rischio licenziamento poiche' e' questo cio' che al momento possiamo fare. Il Governo - continuano Smeriglio e Miccoli - ha infatti ritenuto di non invitare al tavolo ne' la Provincia di Roma ne' la Regione Lazio, nonostante gli enti si fossero messi a disposizione per trovare insieme una soluzione alla vicenda. Ci auguriamo che il Governo abbia gia' una strategia per la difesa dei lavoratori".

"Diversamente - sottolineano - il mancato invito risulterebbe ancora piu' incomprensibile. A questo punto facciamo fede alle dichiarazioni dell'azienda, in occasione dell'incontro con la Commissione provinciale Lavoro, di riprendere il dialogo con gli enti locali subito dopo il confronto con il Governo".

04/02/2010

Posted in | 0 commenti

Italtel conferma il suo piano: 400 esuberi A Roma i tagli più pesanti: 150 su 220



FONTE: ilmessaggero.it



Nella Capitale chiude il centro ricerche. I sindacati chiedono al governo lo sblocco dei fondi per la banda larga

ROMA (4 febbraio) - Nell'incontro di questo pomeriggio al ministero dello Sviluppo, Italtel ha confermato i 400 esuberi nell'intero gruppo: l'impatto più pesante è a Roma, dove il gruppo di telecomunicazioni ha previsto 150 esuberi (su 220 lavoratori) e la chiusura del centro di ricerche; a Settimo Milanese i tagli sono 170, a Carini (Palermo) sono 80 (su 234). I rappresentanti delle tre sedi avevano chiesto al governo lo sblocco dei fondi per la banda larga.

Questa mattina c'era stato uno sciopero di 4 ore dei lavoratori del gruppo. Adesione totale nella Italtel di Settimo Milanese. «Tutti i 1.200 dipendenti hanno incrociato le braccia e in 700 hanno improvvisato un corteo interno allo stabilimento, c'è stata una partecipazione mai vista prima», ha spiegato Roberto Dameno, delegato della Fiom-Cgil. Proprio nella sede lombarda di Italtel, che produce sistemi per le telecomunicazioni, dovrebbe tenersi nelle prossime settimane la manifestazione nazionale dei lavoratori del gruppo.

Posted in | 0 commenti

Italtel, la Cgil: "Adesione totale allo sciopero di 4 ore". A Carini 80 esuberi

FONTE: italiainformazioni.com

Adesione totale allo sciopero di quattro ore indetto stamani dai sindacati nella Italtel di Settimo Milanese (Milano), contro il piano industriale che prevede il taglio di 400 posti di lavoro in tutta Italia. "Tutti i 1.200 dipendenti hanno incrociato le braccia e in 700 hanno improvvisato un corteo interno allo stabilimento, c'é stata una partecipazione mai vista prima", ha spiegato Roberto Dameno, delegato della Fiom-Cgil. E' a Roma l'impatto più pesante del piano di esuberi, 400 nell'intero gruppo, confermato oggi dalla Italtel nell'incontro con i sindacati al ministero dello Sviluppo. Nella Capitale, il gruppo di telecomunicazioni ha previsto 150 esuberi (su 220 lavoratori) e la chiusura del centro di ricerche; a Milano i tagli sono 170.



Sono 80 gli esuberi previsti dall'Italtel per lo stabilimento di Carini (Palermo), sui 400 totali. Si tratta del 35% del personale, costituito da 230 lavoratori. La notizia è emersa nel corso del vertice che si sta svolgendo a Roma, al ministero delle Attività produttive, al quale stanno partecipando anche la dirigenza Italtel e le rappresentanze sindacali dei lavoratori. In contemporanea circa 150 impiegati dell'taltel di Carini, quelli che non sono andati a Roma a protestare, hanno costituito un sit-in davanti la sede regionale di Telecom in via Ugo La Malfa a Palermo. "Siamo qui - spiega Francesco Seminara, dipendente Italtel - perché gli esuberi annunciati oggi sono diretta conseguenza del drastico calo delle commesse di Telecom, per un totale di 40 milioni di euro". "I Governi regionale e nazionale devono intervenire energicamente per evitare questi esuberi", ha detto Giuseppe Lupo, segretario regionale del Pd, intervenuto al sit-in. "Incalzeremo - ha aggiunto - il presidente della Regione Lombardo, affinché si impegni a fare in modo che non sia lo stabilimento di Carini a subire, più delle altre strutture in Italia dell'Italtel, il sacrificio maggiore in termini di posti di lavoro. Non capisco perché lo stabilimento di Milano dovrebbe subire la riduzione del 10% del personale e quello di Carini il 35%". "Abbiamo chiesto ad Italtel di spostare in Sicilia il tavolo della vertenza sullo stabilimento di Carini. Contiamo di poter creare le condizioni per ridurre al minimo gli esuberi" dice Pino Apprendi, vicepresidente della commissione Attività produttive dell'Ars, che a Roma ha partecipato all'incontro sulla vertenza Italtel. L'incontro sullo stabilimento di Carini si terrà l' 11 febbraio nella sede della commissione Attività produttive, a Palazzo dei Normanni a Palermo, alla presenza dei rappresentanti dell'Italtel e dell'assessore regionale all'Industria.



Critica la Fiom-Cgil di Palermo. "Vero è che l'azienda ha detto che il sito di Carini non chiude - dice il segretario provinciale Francesco Piastra - Ma a noi questo non basta. Diciamo no a esuberi al buio che non hanno come soluzione il riassorbimento dei lavoratori. Accettare esuberi a Palermo significa alla lunga accettare la chiusura del sito: la diminuzione del personale non sarebbe compatibile con l'attività industriale del sito di Carini". L'azienda, rende noto la Fiom, "ha annunciato una situazione debitoria e la drastica riduzione degli investimenti Telecom, tagli nei servizi, accorpamenti e una riorganizzazione societaria. "La dichiarazione degli 80 esuberi scongiura al momento la chiusura dello stabilimento di Carini. Ma - aggiunge Piastra - si tratta comunque di un'eccedenza, che sarà gestita molto probabilmente con la cassa integrazione straordinaria". La Fiom contesta al governo di "aver avallato i tagli al personale". "E' un approccio che noi consideriamo sbagliato - conclude Piastra - deresponsabilizzante rispetto alle politiche del settore telecomunicazioni sulle quali potrebbe fare leva il governo, anche rispetto a Telecom". Le Rsu e una delegazione di lavoratori di Palermo, Roma e Milano, hanno manifestato sotto il ministero.



Per Salvino Caputo, "la situazione dell'Italtel è estremamente grave, sentire parlare come di una azienda in pre fallimento desta un forte sentimento di allarme e preoccupazione". "Ancora una volta - aggiunge - i debiti delle aziende, l'insufficienza dei finanziamenti e il venire meno dell'azionariato di qualità ricade sui lavoratori che diventano per le aziende in crisi un onere insostenibile". "Non è possibile che Telecom - conclude Caputo - azionista di Italtel non garantisca la ricapitalizzazione per fare fronte al mantenimento dei livelli occupazionali e aziendali".

Posted in | 0 commenti

Italtel, tensione durante sit-in a Roma

FONTE: rassegna.it


Momenti di tensione ieri (2 febbraio) durante un sit-in spontaneo dei lavoratori Italtel di Roma presso la sede Telecom Italia di via di Valcannuta. A motivare la protesta è la paventata chiusura della sede di Roma . È quanto si apprende in una nota della Cgil Roma e Lazio. "La polizia intervenuta sul posto in tarda mattinata - si legge nella nota - ha intimato ai lavoratori che manifestavano di sgomberare l'ingresso della sede. Dopo una trattativa con le forze dell'ordine i lavoratori hanno ottenuto di poter incontrare Stefano Nocentini, responsabile dell'area tecnologica di Telecom Italia e referente principale per i progetti Italtel, che ha confermato l'intenzione di Telecom Italia di ridurre il volume di attività con Italtel”.

"La chiusura della sede di Roma va scongiurata - dichiara la rappresentante dei lavoratori Tiziana Galli -. E' incomprensibile che un'azienda come Italtel, che lavora su progetti per le telecomunicazioni, decida di chiudere a Roma, dove sono previsti nei prossimi anni 600 milioni di investimenti per la banda larga".

Giovedì 4 febbraio, in concomitanza con l'incontro convocato dal ministero dello Sviluppo economico sulla crisi Italtel, si terrà a partire dalle ore 15 in via Molise un presidio dei lavoratori con delegazioni da tutt'Italia. I problemi di Italtel nascono dalla decisione del cliente-socio Telecom Italia di ridurre l’entità delle commesse: questo ha prodotto, a quanto afferma l'azienda, 850 esuberi in tutt'Italia.

Posted in | 0 commenti

Comunicato stampa FIOM - UILM

Italtel Roma: Ieri sit in dei lavoratori Italtel davanti alla sede Telecom Italia di via di Valcannuta, tensioni con le forze dell'ordine. Domani confermato il presidio davanti al Ministero dello Sviluppo Economico in concomitanza con l'incontro richiesto dalle OOSS.
Momenti di tensione ieri mattina durante un sit in spontaneo che i lavoratori Italtel di Roma avevano deciso di improvvisare davanti alla sede Telecom Italia di via di Valcannuta, contro la paventata chiusura della sede di Roma. I problemi di Italtel nascono infatti dalla decisione del cliente/socio Telecom Italia di ridurre l’entità delle commesse: questo ha prodotto, a quanto afferma l'azienda, 850 esuberi in tutt'Italia. La polizia, intervenuta sul posto in tarda mattinata, ha intimato ai lavoratori che manifestavano di sgomberare l'ingresso della sede che era stato invaso da decine di manifestanti. Dopo una trattativa con le forze dell'ordine i lavoratori hanno ottenuto di poter incontrare Stefano Nocentini, responsabile dell’area tecnologica di Telecom Italia e referente principale per i progetti Italtel, che ha confermato l'intenzione di Telecom Italia di ridurre il volume di attività con Italtel. “La chiusura della sede di Roma va scongiurata” dichiara la rappresentante dei lavoratori Tiziana Galli “E’ incomprensibile che un’azienda come Italtel, che lavora su progetti per le telecomunicazioni, decida di chiudere a Roma, dove sono previsti nei prossimi anni 600 milioni di investimenti per la banda larga.”
Stamattina i lavoratori saranno di nuovo in sciopero per 4 ore da inizio turno e una delegazione andrà a portare la loro solidarietà ai lavoratori Alcoa rimasti in presidio davanti a Montecitorio.
Domani, in concomitanza con l'incontro convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico sulla crisi Italtel, si terrà in via Molise un presidio di lavoratori con delegazioni da tutt'Italia, a partire dalle 15.

Fiom Roma Sud
Uilm Roma

Posted in | 0 commenti

Presidio Valcannuta - Ottenuto incontro con Nocentini

Oggi 2 Febbraio durante il presidio davanti alla sede di Valcannuta di Telecom Italia si è deciso dopo assemblea spontanea di “forzare” l’indifferenza e di richiedere seduta stante un incontro con la dirigenza di Telecom Italia nella persona di Oscar Cicchetti (responsabile di Technology & Operation) o Stefano Nocentini (responsabile di Network in Technology & Operation di Telecom Italia) al fine di presentare la situazione di Italtel e della chiusura sede di Roma dal punto di vista dei lavoratori e non solo dal punto di vista della dirigenza. Il presidio nato fuori dai cancelli della sede , si è quindi spostato all’interno di Telecom Italia in ed in maniera pacifica ma ferma ha portato avanti la richiesta di un incontro con uno dei due responsabili. Alle richieste di “sgombero” sotto la minaccia di un intervento della forza pubblica da parte della sicurezza Telecom, abbiamo risposto in maniera pacifica e determinata che avremmo lasciato il presidio solo successivamente all’impegno da parte della dirigenza Telecom a fissare un incontro con le nostre RSU.
L’arrivo della forza pubblica è avvenuto in concomitanza alla conferma da parte della segreteria di S.Nocentini della sua disponibilità ad un incontro nel pomeriggio (alle 15:00) con la RSU Italtel Roma.

L’incontro è durato circa un ora, Nocentini si è mostrato disponibile ad un dialogo ad ampio e stretto raggio circa le dinamiche che hanno determinato la drastica situazione attuale di Italtel, fornendo – volente o meno - notevoli spunti di riflessione e punti di domanda circa l’operato del management Italtel.

RSU Italtel Roma

Posted in | 0 commenti

Articolo de Il "Sole 24Ore" del 02/02/2010





link al pdf: GoogleDoc

Posted in | 0 commenti

Tele Romauno - Servizio Consiglio Straordinario Provincia Roma 28/01/2010

Posted in | 0 commenti

Posted in | 0 commenti

Lavoro, Zingaretti: "Va definito un Piano straordinario"

FONTE:

La convocazione di un tavolo istituzionale per la definizione di un Piano straordinario per il Lavoro. E' quanto ha proposto il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti durante il consiglio provinciale straordinario sulla crisi a cui hanno partecipato i sindacati regionali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, la Camera di Commercio di Roma e l'Unione industriali di Roma.

"Di fronte ai numeri sempre più allarmanti dell'emergenza lavoro nel nostro territorio - ha aggiunto Zingaretti - serve una risposta all'altezza". Per il presidente della Provincia il tavolo, composto da istituzioni locali, governo e sindacati, dovrà servire "per offrire una risposta rapida e incisiva a migliaia di persone colpite dalla crisi". L'assessore provinciale al Lavoro Massimiliano Smeriglio ha parlato, durante il consiglio, di un "quadro preoccupante, in cui le difficoltà non riguardano solo le imprese ma anche le persone e le loro famiglie". Per il segretario della Cgil di Roma Claudio Di Berardino, "non solo non si sta uscendo dalla crisi ma questa è lunga e bisogna ripensare ad un nuovo modello di sviluppo"; il presidente della Camera di Commercio di Roma Andrea Mondello ha detto che il prossimo anno sarà "difficile" e "bisognerà confrontarsi con i paesi dell'estremo Oriente, particolarmente aggressivi". Per il segretario dell'Ugl di Roma Gianni Fortunato dalla crisi "si esce solo con azioni concrete che passano attraverso la stretta collaborazione con gli enti del territorio". Al consiglio straordinario hanno partecipato anche alcuni lavoratori di Eutelia e Italtel: "Siamo qui - ha detto un lavoratore di Italtel - perché la nostra azienda chiuderà la sede di Roma, mandando a casa 200 persone. Non vediamo una giustificazione in questo se non nel fare cassa sulla pelle dei lavoratori".

Posted in | 0 commenti

CRISI, IN PROVINCIA CONSIGLIO STRAORDINARIO CON ENTI E ASSOCIAZIONI

FONTE:

(OMNIROMA) Roma, 28 gen - Si è aperto con una dedica alle ultime vittime del lavoro il consiglio provinciale straordinario sulla crisi economica e sul lavoro. Presenti enti pubblici e sindacati oltre ad una rappresentanza di lavoratori dell'Italtel e dell'Eutelia. "I dati sulla disoccupazione e la cassa integrazione - afferma l'assessore Massimiliano Smeriglio nel corso del suo intervento di apertura - sono preoccupanti, un quadro nero. Come Provincia la spesa per gli investimenti finanziata tra il 2008 e il 2012 raggiungerà la cifra di circa 581 milioni di euro. A questa cifra si devono aggiungere gli oltre 410 milioni di euro per gli interventi previsti da Ato2 nel triennio 2010-2012. La Provincia di Roma conscia delle difficoltà del momento e della drammaticità della crisi è impegnata a fare la propria parte cercando costantemente il rapporto e le necessarie sinergie con il Comune di Roma, i 120 comuni della Provincia, la Regione Lazio e le parti sociali".

Posted in | 0 commenti

Italtel Roma, lavoratori protestano contro i licenziamenti

FONTE: periodicoitaliano.info



La crisi economica continua a flagellare il mercato del lavoro, secondo quanto dichiarato da Ed Balls, Ministro di Gabinetto di Gordon Brown, in confronto la Grande Depressione del ’29 è stata un pallido imprevisto. Così mentre c’è chi profetizza che gli effetti disastrosi della nube tossica della crisi continueranno a far sentire la loro nefasta presenza ancora per altri 15 anni, fanno capolino, timide, le voci rassicuranti dell’inizio di una ripresa. Eppur si licenzia.
Di recente l’Istat aveva diffuso i dati provvisori relativi al tasso di disoccupazione in Italia, che si è attestato come il peggiore dall’aprile del 2004, avendo toccato a novembre l’8,3% lasciando emergere tutte le fragilità di un mercato del lavoro che galleggia sempre di più sulle sabbie mobili. Così accade che fabbriche e aziende chiudano o si vedano costrette ad adoperare con la cesoia tagli drastici del personale. La disperazione di perdere il lavoro ha dato inizio a forme di lotta estreme, come presidi e occupazioni delle fabbriche ad oltranza. L’Italtel è una storica azienda italiana leader nel campo delle telecomunicazioni, con sedi a Milano, Roma e Palermo. Da mesi ormai i dipendenti sono impegnati in una strenua lotta contro i licenziamenti previsti e annunciati dai vertici dell’azienda già nell’aprile del 2009 e confermati l’8 gennaio 2010 dall’amministratore delegato Umberto De Julio con la presentazione del nuovo piano industriale. L’ultima manifestazione si è svolta giovedì 28 gennaio fuori Palazzo Valentini, la sede della Provincia di Roma, dove ha avuto luogo un Consiglio Straordinario sulla Crisi Economica. Il Presidente della Commissione Lavoro Marco Miccoli ha aperto le porte del Consiglio ad una delegazione dei lavoratori dell’Italtel per cercare di avviare una trattativa sul numero imbarazzante di esuberi previsti dal ridimensionamento. A sobillare ancor di più il malumore dei lavoratori ci sarebbe il ruolo colpevole di Telecom Italia nelle disastrose sorti dell’azienda. Stando a quanto dichiara Claudio Sapochetti, RSU del Gruppo Italtel, “la crisi è da addebitare al calo delle commesse da parte di Telecom Italia che in Italtel ha una partecipazione del 19,37%, e che rappresenta il suo principale cliente. Il calo del fatturato che ne è conseguito è stato circa di 50 milioni di euro nel 2009.” L’azienda in pratica rischia di morire a causa della politica di disinvestimento di Telecom Italia e a questa va ad aggiungersi il colpo ferale inferto dal Governo e dai mancati finanziamenti nel settore del digital divide e della banda larga, sebbene quello stanziamento di circa 800 milioni di euro fosse stato previsto inizialmente nella finanziaria. I numeri della catastrofe che si sta abbattendo sull’Italtel sono impressionanti, si parla di ulteriori 400 esuberi, che vanno ad aggiungersi ai 450 già previsti nell’aprile 2009 e inoltre la chiusura di una delle sedi romani dell’azienda. L’8 gennaio 2010 l’Italtel ha inoltre reso noto in un comunicato l’intenzione di ridimensionare anche le attività poco redditizie in Russia, Spagna e Belgio, aumentando quelle in Brasile e in Nord Africa e che la “soluzione finale” degli esuberi mira a raggiungere un numero “funzionale” di circa 1000 dipendenti, rispetto ad un totale di 2300. “La Regione, insieme alla Provincia e al Comune, deve aiutarci ad impedire che il territorio romano venga ulteriormente depauperato di competenze e professionalità importantissime. Abbiamo già assistito, negli ultimi mesi, all’abbandono del territorio da parte di importanti aziende dell’Ict. Questo settore deve essere salvaguardato attraverso finanziamenti per la banda larga e risolvendo, una volta per tutte, il problema delle telecomunicazioni italiane, oggi in mano ad un unico privato monopolista, Telecom Italia, che continua a non investire sulla rete di telecomunicazioni. Questo produce danni non solo per i lavoratori e le lavoratrici Italtel, ma per tante altre aziende che occupano, solo a Roma, decine di migliaia di addetti. Nei prossimi giorni ci attiveremo con altre iniziative di lotta per impedire i licenziamenti” queste le dichiarazioni di Roberta Turi della Segreteria Fiom Cgil di Roma. Solo pochi mesi fa, a giugno, sembrava si fosse raggiunta una possibile soluzione per impedire gli esuberi e cioè il ricorso ai contratti di solidariètà siglati da sindacati e proprietà, poi come una doccia gelata sono giunte le ultime dichiarazioni di De Julio e i licenziamenti che si sono trasformati in un incubo sempre più reale. I sindacati hanno promesso scioperi e manifestazioni ad oltranza. Nel mese di gennaio ci sono già stati scioperi appoggiati dal Coordinamento Nazionale delle RSU con tutte le Strutture Sindacali Territoriali e Nazionali di FIM-FIOM-UILM in tutte le sedi Italtel e nello stabilimento di Settimo Milanese, sede storica dell’azienda, è stata registrata una completa adesione dei dipendenti alla protesta. Il 21 gennaio il caso Italtel è approdato in Parlamento con un’interpellanza parlamentare presentata dal deputato siciliano del Pd Tonino Russo, insieme a Walter Veltroni, Vinicio Peluffo e Andrea Lulli. Nei prossimi giorni ci saranno ancora presidi e scioperi fuori le sedi della Telecom Italia e il 4 febbraio è previsto uno sciopero davanti alla sede del Ministero dello Sviluppo Economico, in concomitanza del tavolo nazionale richiesto dal Ministero. Non hanno intenzione di mollare i dipendenti dell’Italtel e Claudio Sapochetti promette che in ultima istanza, se costretti, si ricorrerà anche all’occupazione di una delle sedi dell’azienda. Ormai il lavoro è una terra di conquista.

Anna Esposito

Posted in | 0 commenti

Camera dei deputati - 21/01/2010 - Interpellanza ITALTEL





Italtel Roma 22/01/2010 - Esito Convocazione Regione Lazio

Posted in Etichette: , , | 0 commenti

Dichiarazione RSU riguardo incontro in Regione Lazio

Durante l'incontro al tavolo della Regione Lazio a cui hanno partecipato anche rappresentanti della Provincia e del Comune di Roma, l'azienda non si rende disponibile a ridiscutere quanto dichiarato l'otto gennaio scorso all'incontro con le organizzazioni sindacali riguardo la chiusura di un sito, continuando a temporeggiare e dichiarando che tale sito non e' stato ancora individuato.

Le Istituzioni locali si sono assunte l'impegno a far si che progetti come "Roma Digitale" (del valore di 600Milioni, di cui il 75% andrà a Telecom) siano avviati al piu' presto.

A domanda circa le disdette degli stabili della sede di spinaceto, le risposte dei rappresentanti dell'azienda sono state evasive.

RSU ITALTEL ROMA


Precisando meglio quanto scritto circa la chiusura di Spinaceto: i rappresentanti dell'azienda (Sacchi e Serio) non hanno saputo che rispondere in modo imbarazzato alle tante domande fatte dai sindacati su questo argomento, continuando a sostenere di non aver preso una decisione, ma non potendo negare che i locali sono stati disdettati e che non stanno cercando altri locali come soluzione alternativa, rispondendo con ostinato silenzio alla domanda su che fine faranno ai primi di marzo le persone che lavorano a Spinaceto, quando dovranno essere riconsegnati i locali.

L'atteggiamento della societa' e' sembrato a tutti, alla fine, una vera e propria presa in giro, e tutti, assessore regionale in primis, non hanno potuto che trarre la propria conclusione che l'intenzione dell'azione e' quella di chiudere la sede di Roma, che anzi il progetto e' gia' in fase avanzata, che l'azienda lo sta portando avanti unilateralmente senza preoccuparsi di trovare un accordo con i sindacati; alla esplicita richiesta dei sindacati e delle istituzioni di non procedere con azioni unilaterali, ed arrivare al termine delle trattative "a bocce ferme", l'azienda ha risposto con l'ennesimo imbarazzato ed imbarazzante silenzio.

RSU ITALTEL ROMA

Italtel. Tibaldi, Smeriglio, Bordoni: "Chiediamo di essere convocati al tavolo del governo"

FONTE:




In una nota congiunta gli assessori regionale, provinciale e comunale al lavoro esprimono preoccupazione per la ventilata chiusura della sede romana.

22/01/10 - "Ci preoccupa la ventilata chiusura della sede romana di Italtel a Spinaceto. I 220 posti di lavoro qualificati in un settore importante quale è quello della telecomunicazione vanno salvaguardati. La possibile risposta sta nel potenziamento della banda larga. Facciamo richiesta al Governo di adoperarsi in questa direzione per mantenere le professionalità acquisite e creare nuove occasioni di lavoro in un campo strategico". E' quanto si legge in una dichiarazione congiunta degli Assessori regionale, provinciale e comunale al Lavoro Alessandra Tibaldi, Massimiliano Smeriglio e Davide Bordoni in merito alla situazione della Italtel.

"Chiediamo - aggiungono - che i Ministeri competenti assumano la questione al fine di prevedere una soluzione che salvaguardi le competenze professionali di Italtel sin dall'incontro già fissato per il prossimo 4 febbraio presso il Ministero dello Sviluppo Economico, al quale, considerati gli effetti delle decisioni aziendali sul sito romano, chiediamo di essere convocati.

Chiediamo, infine, alla Italtel - concludono - anche alla luce della decisione di convocare uno specifico tavolo locale di settore finalizzato all'esame delle iniziative già intraprese (es. Roma digitale), di non intraprendere decisioni unilaterali prima del termine della vertenza in atto".

Posted in | 0 commenti

Italtel: il 22 gennaio la Regione Lazio convoca l’azienda e i sindacati. Sciopero di 3 ore e presidio davanti alla Regione

FONTE:

21/01/2010
L’assessore regionale al lavoro, ha convocato per il 22 gennaio, alle ore 16 un tavolo di trattativa per esaminare la situazione occupazionale dei lavoratori di Italtel. Pochi giorni fa l’azienda ha annunciato 400 nuovi esuberi e l’intenzione di chiudere una delle sedi, probabilmente quella romana, che conta più di 200 addetti. Al tavolo parteciperanno anche gli assessori al lavoro della Provincia e del Comune di Roma.

Le OOSS e la RSU di Roma hanno proclamato per il 22 gennaio, uno sciopero di tre ore a fine turno e i lavoratori sosteranno in presidio davanti alla sede della Regione Lazio in via Rosa Raimondi Garibaldi a partire dalle 15,30.

“La Regione e le istituzioni locali devono intervenire per impedire i licenziamenti. La loro iniziativa deve sommarsi a quella del Ministero dello Sviluppo Economico, che ci ha convocati per il 2 febbraio” dichiara Roberta Turi della segreteria della FIOM CGIL di Roma. “Non si può più aspettare: è necessario mettere in campo politiche industriali a sostegno del settore delle telecomunicazioni e usare tutti gli strumenti di pressione necessari per impedire ad aziende come Italtel di licenziare”.

Posted in Etichette: , , , | 0 commenti

Italtel: convocato per domani tavolo, sindacati proclamano sciopero 3 ore

FONTE: ilriformista.it

Roma, 21 gen. - (Adnkronos) - L'assessore della regione Lazio Alessandra Tibaldi ha convocato per domani alle ore 16 un tavolo di trattativa per esaminare la situazione occupazionale dei lavoratori di Italtel. Pochi giorni fa l'azienda ha annunciato 400 nuovi esuberi e l'intenzione di chiudere una delle sedi, probabilmente quella romana, che conta piu' di 200 addetti. Al tavolo parteciperanno anche gli assessori al lavoro della Provincia e del comune di Roma. Le Organizzazioni sindacali e la Rsu di Roma hanno proclamato per domani uno sciopero di tre ore a fine turno e i lavoratori sosteranno in presidio davanti alla sede della Regione Lazio a partire dalle 15,30. "La Regione e le istituzioni locali devono intervenire per impedire i licenziamenti. La loro iniziativa deve sommarsi a quella del Ministero dello Sviluppo Economico, che ci ha convocati per il 2 febbraio". Ha dichiarato Roberta Turi della segreteria della Fiom Cgil di Roma. "Non si puo' piu' aspettare - prosegue -: e' necessario mettere in campo politiche industriali a sostegno del settore delle telecomunicazioni e usare tutti gli strumenti di pressione necessari per impedire ad aziende come Italtel di licenziare".
(Mpa/Pn/Adnkronos)

Posted in | 0 commenti

Italtel Roma, è sciopero contro i licenziamenti

FONTE: Rassegna.it

E’ previsto per oggi (22 gennaio) a Roma, alle ore 16, l’incontro tra l'assessore Alessandra Ribaldi, l'azienda Italtel e i rappresentanti dei lavoratori per esaminare la difficile situazione occupazionale dei dipendenti. E’ quanto si apprende in una nota della Fiom Cgil regionale. Pochi giorni fa, si legge nella nota, “l’azienda ha annunciato 400 nuovi esuberi e l’intenzione di chiudere una delle sedi, probabilmente quella romana, che conta più di 200 addetti”.

Le organizzazioni sindacali, conclude il comunicato, hanno proclamato per oggi (22 gennaio) uno sciopero di tre ore a fine turno e un presidio, a partire dalle ore 15.30, davanti alla sede della Regione Lazio in via Rosa Raimondi Garibaldi.

Posted in Etichette: , , , | 0 commenti

IMPORTANTISSIMA CONQUISTA: CONVOCAZIONE DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

In data 20 Gennaio, il Ministero dello Sviluppo Economico (Unità per la Gestione delle Vertenze delle Imprese in Crisi) ha convocato, il 4 Febbraio 2010 ore 15:00, la società ITALTEL,le Segreterie Nazionali FIM – FIOM – UILM – UGL METALMECCANICI e i rappresentanti delle RSU, per trattare della problematica ITALTEL. L’incontro sarà presieduto dal Vice Ministro On. Paolo Romani.

IMPORTANTI CONTATTI e PROSSIMI INCONTRI

- Segretario Nazionale Metalmeccanici UGL Giovanni Centrella. Possibile incontro con Renata Polverini candidata centro destra Regionali Lazio, e Gianni Alemanno, sindaco di Roma. Data da definire.

- Consigliere Luca Gramazio, Vice capogruppo Pdl in Consiglio comunale a Roma. Impegno del Comune di Roma alla partecipazione all’incontro in Regione.

- Assessore Marco Miccoli, responsabile settore Lavoro nella segreteria romana del Pd. Decisa un’AUDIZIONE IN SEDE ITALTEL ROMA (SPINACETO) DA PARTE DELLA PROVINCIA DI ROMA

Posted in | 0 commenti

DI PIETRO a Spinaceto! - dichiarazione ON. Leoluca Orlando

DI PIETRO INCONTRA I LAVORATORI ITALTEL PRESSO LA SEDE DI ROMA

IDV, nella persona di Maurizio Zipponi, Responsabile Nazionale Lavoro dell’Italia Dei Lavori, ha proposto alle RSU una visita ai lavoratori Italtel Roma, insieme all’On. Di Pietro, presso la sede Italtel di Spinaceto. In attesa di conferma definitiva.


DICHIARAZIONE ONOREVOLE LEOLUCA ORLANDO portavoce nazionale IDV.

Orlando (Idv): «Solidarietà ai dipendenti Italtel. Faremo azione pubblica in difesa dei lavoratori dell'azienda e del settore telecomunicazioni»

«L’esubero di 400 dipendenti, e la chiusura della sede romana della Italtel, storica azienda italiana delle Teleocomunicazione, con conseguente licenziamento di oltre 200 lavoratori, costituisce un fatto grave che va scongiurato ad ogni costo». Lo ha detto Leoluca Orlando, portavoce nazionale dell’Italia dei valori. «Esprimo solidarietà verso le 400 famiglie che stanno lottando per salvare il loro posto di lavoro e il loro futuro. L’Italia dei valori incontrerà i dipendenti della Italtel, e avvierà un’azione pubblica in loro difesa e a difesa del settore delle telecomunicazioni, che versa in grave crisi»

Posted in | 0 commenti

Rassegna Stampa - 21 gennaio 2010 - Rassegna.it

FONTE: Rassegna.it


Italtel Roma, domani sciopero contro licenziamenti



E’ previsto per domani (22 gennaio) a Roma, alle ore 16, l’incontro tra l'assessore Alessandra Ribaldi, l'azienda Italtel e i rappresentanti dei lavoratori per esaminare la difficile situazione occupazionale dei dipendenti. E’ quanto si apprende in una nota della Fiom Cgil regionale. Pochi giorni fa, si legge nella nota, “l’azienda ha annunciato 400 nuovi esuberi e l’intenzione di chiudere una delle sedi, probabilmente quella romana, che conta più di 200 addetti”.

Le organizzazioni sindacali, conclude il comunicato, hanno proclamato per domani (22 gennaio) uno sciopero di tre ore a fine turno e un presidio, a partire dalle ore 15.30, davanti alla sede della Regione Lazio in via Rosa Raimondi Garibaldi.

Posted in | 0 commenti

Interpellanza Parlamentare!

L’onorevole Cesare Damiano, l’onorevole Maria Anna Madia e l’onorevole Maria Grazia Gatti del Partito Democratico hanno incontrato, lunedì 18 gennaio, la delegazione RSU Italtel Roma .

Gli onorevoli fanno parte dell’ XI COMMISSIONE LAVORO PUBBLICO E PRIVATO.
In concomitanza c’è stato un analogo incontro dell’RSU Italtel Milano con l’on. Vincenzo Peluffo e l’on. W.Veltroni.

A valle di questi il Partito Democratico ha presentato un’ interpellanza parlamentare sul “Caso Italtel”.

L’interpellanza parlamentare si può leggere QUI': Google Docs

intervista a due colleghi su rai3

Mercoledì 20 gennaio 2010 alle 10:00 puntata di Cominciamo Bene Rai tre con intervista a due colleghi di Roma.

Tema della puntata sarà:
‘Mal di crisi: un disagio psicologico con conseguenze negative per la salute di molti. All’origine, la crisi economica e il terrore della perdita del proprio lavoro. In questa puntata si cerca di capire quali sono i primi sintomi di questo malessere e come ci si può “difendere” ‘.

INFO PROGRAMMA:
http://www.cominciamobene.rai.it

Posted in | 0 commenti

Video Autoprodotti - 14&15&16 gennaio 2010

Italtel Roma - Manifestazione 14/01/2010 regione Lazio




Italtel Roma - Manifestazione 15/01/2010 Via Del Corso




Italtel Roma - 16/01/2010 - Partecipazione alla manifestazione "Abbattiamo il muro della crisi"

Rassegna Stampa - 16 gennaio 2010 - libero-news.it

FONTE: libero-news.it

LAVORO: CGIL ROMA E LAZIO, DOCUMENTO DI 40 PUNTI PER 'ABBATTERE MURO DELLA CRISI'
Economia

Roma, 16 gen. - (Adnkronos) - Italtel, Santa Lucia, Ri.Rei, Carrefour. Queste alcune delle aziende i cui lavoratori hanno partecipato oggi all'iniziativa della Cgil Roma e Lazio 'Abbattiamo il muro della crisi' in piazza Barberini. Un muro simboleggiato da scatole di cartone ognuna delle quali e' stata dedicata a una crisi aziendale. "A Roma e nel Lazio sono 100mila le persone fuori dal luogo di lavoro - ha detto il segretario generale Cgil Roma e Lazio Claudio Di Berardino, su 100 posti di lavoro 87 e qualcosa sono precari, la disoccupazione ha raggiunto il 10% e aumenta il lavoro nero e irregolare. La crisi coinvolge tutti i settori". Critica anche la situazione del pensionati: secondo il segretario, infatti, 70% a Roma e nel Lazio vivono con soli 500 euro al mese.

Un documento di 40 punti per la soluzione della crisi verra' inviato alle istituzioni nelle prossime ore. Tra le proposte, la Cgil Roma e Lazio chiede al Governo nell'immediato la garanzia della copertura finanziaria degli ammortizzatori sociali in deroga, lo sblocco delle opere pubbliche, con infrastrutture materiali e immateriali e almeno un'opera materiale per Provincia, e lo sblocco di almeno il 50% del miliardo e mezzo di euro del Patto di stabilita' per i Comuni sopra i 5000 abitanti.

"In piu' - ha aggiunto Di Berardino - vanno sbloccate le risorse per la sanita' laziale; alla Regione chiediamo di introdurre da subito il parametro Isee per la determinazione di tariffe e servizi agevolati. Per quanto riguarda il Comune di Roma, chiediamo un un sostegno indiretto al reddito e piu' opere pubbliche, soprattutto per l'edilizia delle case popolari". Al convegno sono intervenuti 3 delegati di Italtel, Carrefour e Santa Lucia che hanno esposto il disagio dei lavoratori per gli esuberi e la necessita' di restare uniti. Dal canto suo, Di Berardino ha ricordato che e' stato indetto per il 12 marzo lo sciopero generale ed esortato il Governo ad aprire il tavolo richiesto dalla Cgil nazionale su fisco, pensioni e crisi.

16/01/2010

Posted in | 0 commenti

Rassegna Stampa - 18 gennaio 2010 - UGL.it

FONTE: UGL.it


Italtel, Centrella: “Al fianco dei lavoratori. Intervengano le istituzioni”

Data: 18/01/2010


“Saremo al fianco dei lavoratori della Italtel di Roma a difesa del loro futuro, a cominciare dall’incontro del 22 gennaio prossimo presso l’Assessorato al Lavoro della Regione Lazio”.
Lo dichiarato il segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Giovanni Centrella, al termine dell’incontro con i dipendenti preoccupati per la chiusura dello stabilimento romano e per il futuro che li attende, visto anche il periodo di crisi generalizzata.
“Non si possono abbandonare 220 lavoratori al loro destino – aggiunge – occorre il sostegno di tutti. Anche le istituzioni devono intervenire per evitare una lenta, quanto pericolosa agonia, generata sia dal disimpegno di un grande Gruppo come Telecom Italia, socio peraltro della stessa Italtel, sia dal mancato sblocco dei fondi per la banda larga”.

Posted in | 0 commenti

Rassegna Stampa - 18 gennaio 2010 - ildiariodellavoro.it

FONTE: ildiariodellavoro.it

METALMECCANICI
Ugl, saremo a fianco dei lavoratori Italtel di Roma

“Saremo al fianco dei lavoratori della Italtel di Roma a cominciare dall’incontro del 22 gennaio prossimo presso l’assessorato al Lavoro della Regione Lazio”. Lo ha dichirato il segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Giovanni Centrella, al termine di un incontro con i dipendenti preoccupati per la chiusura dello stabilimento romano. (LF)

Posted in | 0 commenti

Rassegna Stampa - 17 gennaio 2010 - Repubblica.it

FONTE:


Lazio, centomila senza lavoro

Repubblica — 17 gennaio 2010 pagina 4 sezione: ROMA
CENTOMILA persone fuori dal luogo di lavoro a Roma e nel Lazio: oltre 79mila in cassa integrazione, gli altri licenziati. Ancora: su 100 nuovi posti creati nel primo trimestre del 2009, 87,5 sono precari, la disoccupazione ha raggiunto il 10% e aumenta il lavoro nero. Non basta: il 71,5% dei pensionati, 947mila su 1 milione e 324mila, sopravvive con una pensione al di sotto dei 500 euro al mese. Dall' area pedonale di piazza Barberini, Claudio Di Berardino, segretario regionale della Cgil, fornisce le cifre della crisi, elaborate dai dati Inps, Istat e Regione Lazio. Lo fa in aperta polemica con il sindaco Gianni Alemanno, che ha negato l' autorizzazione per il sit in del sindacato nella piazza. «Un atto incomprensibile, autoritario - accusa Di Berardino - Negando l' autorizzazione il sindaco si è assunto la responsabilità di aver rotto unilateralmente il patto con i sindacati del marzo 2009, che prevedeva l' uso di piazza Barberini sia per manifestazioni in transito che stanziali». «Piazza Barberini è un nodo cruciale del traffico romano - ribatte Alemanno - e non può più essere utilizzata per manifestazioni che paralizzerebbero tutta la città. La settimana prossima il prefetto concluderà la trattativa sul nuovo regolamento dei cortei, ma noi saremo fermissimi nell' escludere questa piazza». Avrebbero voluto costruire un muro con i nomi di tutte le aziende del Lazio in crisi i delegati della Cgil, per poi abbatterlo come dice il titolo dato al loro presidio "Abbattiamo il muro della crisi". Non è stato possibile, perché il sindaco lo ha vietato, ma i rappresentanti dei dipendenti delle imprese in crisi sono arrivati ugualmente. Ci sono i lavoratori dell' Italtel, del Santa Lucia, del San Raffaele, la Nortel, l' Eutelia, l' Ams, Carsberg, Eudea, Rirei, Romana Recapiti, solo per citarne alcune. «La crisi si può superare se le istituzioni faranno un passo avanti», dice Di Berardino, ricordando le proposte Cgil: recuperare risorse dall' evasione fiscale, applicare il ticket sanitario in base al reddito, far decollare le infrastrutture, dare il via alla banda larga. «Al Comune chiediamo di sostenere il reddito continua il segretario Cgil - riducendo le tariffe di asili nido, mense e altri servizi per le famiglie in difficoltà. Al governo chiediamo il superamento del patto di stabilità, che nel Lazio tiene fermi un miliardo e mezzo, e di sbloccare le risorse da trasferire alla Regione per la sanità». - CECILIA GENTILE

Posted in | 0 commenti

Rassegna Stampa - 16 gennaio 2010 - Corriere.it

FONTE:


L' impianto di Carini
Esuberi Italtel, spunta l' ipotesi della Huawei


MILANO - Dopo Termini Imerese, la fabbrica di auto che Fiat ha deciso di chiudere, un' altra crisi occupazionale rischia di aprirsi in Sicilia: quella dello stabilimento hi-tech di Carini (Palermo), interessato ai tagli messi in cantiere dall' Italtel (nella foto, l' ad Umberto De Julio) insieme ai centri di Milano e soprattutto di Roma. Il Cda riunitosi ieri, pur senza prendere decisioni definitive, ha infatti dato via libera al piano del management che prevede circa 400 esuberi dopo i 450 previsti dall' accordo sindacale dell' estate scorsa, parte dei quali riassorbiti mediante contratti di solidarietà. Alla base delle odierne difficoltà dell' azienda - che produce tecnologie per le tlc, nel 2008 ha fatturato 460 milioni e oggi ha circa duemila dipendenti - c' è il calo delle commesse di Telecom Italia, che svolge il doppio ruolo di azionista di minoranza e cliente principale. Tra il 2008 e il 2009, queste commesse sarebbero scese da 245 a 200 milioni di euro. Ed è probabile che calino ancora nel 2010. Ma la crisi ha origini più lontane e un contesto più ampio. Italtel è una delle poche aziende del settore ad aver conservato una dimensione nazionale in un mondo di colossi globali come Ericsson, Alcatel-Lucent e Nokia-Siemens. E dove sono emerse le nuove tigri asiatiche Huawei e Lte. Qualcuno in passato ha ipotizzato che proprio Huawei, impegnata a radicarsi sempre più in Europa, potrebbe essere interessata ad acquisire Italtel. Ma al momento l' ipotesi non è considerata realistica né augurabile. Edoardo Segantini RIPRODUZIONE RISERVATA

Segantini Edoardo

Pagina 38
(16 gennaio 2010) - Corriere della Sera

Posted in Etichette: , , , , | 0 commenti

Manifestazione 15/01/2010 - Via Del Corso - FOTO

FONTE:


Posted in Etichette: , , , , , | 0 commenti

SALVIAMO ITALTEL

E' stato creato un account su facebook: Salviamo l'Italtel

Posted in | 0 commenti

Esuberi e proteste: Italtel nuovo fronte caldo del lavoro romano


FONTE: RomaToday.it

Ieri la manifestazione in Regione che ha prodotto la convocazione di un tavolo di trattativa per il 22 gennaio. Oggi la manifestazione non autorizzata in via del Corso. A rischio 220 posti di lavoro

Nuova vertenza calda per il mondo del lavoro romano. Sono infatti in agitazione i dipendenti di Italtel, azienda di telecomunicazioni italiana che rischia, nelle prossime settimane, di chiudere la sede di Roma e di licenziare circa 220 lavoratrici e lavoratori.

L'amministratore delegato di Italtel aveva comunicato nei giorni scorsi alle organizzazione sindacali più di 400 esuberi a livello nazionale e che si sarebbe proceduto alla chiusura di una sede, con molta probabilità quella di Roma. Gli esuberi sarebbero determinati, secondo quanto comunicato dalla Cgil, da un calo di fatturato causato dalla riduzione di commesse da parte del principale cliente Telecom Italia, che è anche socio di Italtel.

Contemporaneamente all'incontro si è svolto un presidio dei lavoratori in sciopero sotto alla sede della Regione lazio. Grazie all'intervento dell'assessora Tibaldi per il 22 gennaio è stato convocata l'azienda per un tavolo insieme agli assessorati della Provincia e del Comune di Roma e che si attiverà per accelerare i tempi di una trattativa nazionale con Il Ministero dello Sviluppo Economico.

“Siamo di fronte ad una situazione gravissima che coinvolge ancora una volta lavoratori e lavoratrici delle telecomunicazioni” ha dichiarato Roberta Turi della Segreteria Fiom Cgil di Roma. “La Regione, insieme alla Provincia e al Comune, deve aiutarci ad impedire che il territorio romano venga ulteriormente depauperato di competenze e professionalità importantissime. Abbiamo già assistito, negli ultimi mesi, all'abbandono del territorio da parte di importanti aziende dell'Ict. Questo settore deve essere salvaguardato attraverso finanziamenti per la banda larga e risolvendo, una volta per tutte, il problema delle telecomunicazioni italiane, oggi in mano ad un unico privato monopolista, Telecom Italia, che continua a non investire sulla rete di telecomunicazioni. Questo produce danni non solo per i lavoratori e le lavoratrici Italtel, ma per tante altre aziende che occupano, solo a Roma, decine di migliaia di addetti. Nei prossimi giorni ci attiveremo con altre iniziative di lotta per impedire i licenziamenti”.

Questa mattina una manifestazione non autorizzata di alcune decine di lavoratori dell'Italtel si è svolta a Roma, davanti ad una delle sedi del Gruppo, in via del Corso.

Posted in | 0 commenti

Manifestazione 14/01/2010 Castelletto - VIDEO

TGR Lombardia:

Posted in | 1 commenti

Italtel e , la protesta arriva a Roma: corteo al Corso



FONTE: Corriere della Sera

Italtel e Alcoa, la protesta arriva a Roma:
corteo al Corso e sit-in all'ambasciata Usa
Operai in agitazione per difendere il posto di lavoro

ROMA - Una sessantina di lavoratori dell'azienda Italtel ha manifestato in via del Corso, davanti alla sede romana dell'azienda delle telecomunicazioni. Con striscioni come «No alla chiusura» e «No ai saldi Italtel» i lavoratori protestano contro i possibili licenziamenti di circa 200 dipendenti che potrebbero essere decisi oggi durante una riunione del Cda dell'azienda a Milano e che interesserebbero anche la sede romana. Sul posto gli agenti della polizia di stato. La protesta dopo la presentazione del piano industriale che prevede circa 400 nuovi esuberi in tutta Italia e che ha provocato lo sciopero di quattro ore giovedì nella sede Italtel di Settimo Milanese.

Redazione Online
15 gennaio 2010

Posted in | 0 commenti

Italtel, Uilm Roma: Situazione grave, la regione intervenga Roma, 14 GENNAIO

"Quella di Italtel e' una situazione molto grave, che coinvolge nuovamente lavoratori e lavoratrici del settore delle telecomunicazioni. Chiediamo l'aiuto della Regione che, insieme al Comune e alla Provincia, deve impedire che l'area romana si veda privarsi sempre di piu' di competenze e incarichi professionali importanti, come abbiamo visto negli ultimi tempi, con l'abbandono del territorio da parte di numerose aziende del comparto Ict". Lo ha dichiarato in una nota la segreteria Uilm di Roma e provincia, nella persona di Mariano Allegrini. "Noi vediamo una soluzione nei finanziamenti per la banda larga e nell'allargamento della concorrenza che, ancora oggi, soffre a causa di un'unilateralita' monopolista come quella esercitata da Telecom Italia, che continua a non investire sulla rete di telecomunicazioni. Italtel, infatti - ha aggiunto Allegrini - non e' l'unica azienda vittima di questo sistema. Per questo ci attiveremo il piu' possibile nei giorni a venire con numerose altre iniziative di protesta, questo per cercare di prevenire il licenziamento di massa, quello che sembra ormai diventare inevitabile per decine di migliaia di addetti del settore delle telecomunicazioni e non solo a Roma". La Uilm di Roma ha quindi ricordato che - in occasione dello sciopero avvenuto questa mattina - i sindacati hanno incontrato l'assessore al Lavoro della Regione Lazio, Alessandra Tibaldi, per discutere sulla volonta' della Italtel, che vorrebbe chiudere la sede di Roma con il conseguente licenziamento di circa 220 tra lavoratori e lavoratrici. Tutto cio' a seguito della comunicazione alle organizzazioni sindacali, da parte dell'amministratore delegato di Italtel, di piu' di 400 esuberi a livello nazionale e di ordine di chiusura di una sede. "Si pensa che gli esuberi scaturiscano da un calo di fatturato - ha ricordato la Uilm - causato dalla riduzione di commesse da parte del principale cliente, ossia Telecom Italia, che e' anche socio di Italtel". Subito dopo l'incontro, l'assessore Tibaldi si e' impegnata a convocare immediatamente l'azienda a un tavolo insieme agli assessorati della Provincia e del Comune di Roma, nonche' ad accelerare i tempi per l'apertura di un tavolo di trattativa nazionale con il ministero dello Sviluppo economico. (com/sis) 141811 GEN 10 NNNN

ITALTEL, UILM ROMA: «CHIEDIAMO AIUTO REGIONE COMUNE E PROVINCIA»OMR0000 4 POL TXT Omniroma-ITALTEL, UILM ROMA: «CHIEDIAMO AIUTO REGIONE COMUNE E PROVINCIA» (OMNIROMA) Roma, 14 gen - «Quella di Italtel è una situazione molto grave, che coinvolge nuovamente lavoratori e lavoratrici del settore delle telecomunicazioni. Chiediamo l'aiuto della Regione che, insieme al Comune e alla Provincia, deve impedire che l'area romana si veda privarsi sempre di più di competenze e incarichi professionali importanti, come abbiamo visto negli ultimi tempi, con l'abbandono del territorio da parte di numerose aziende del comparto Ict». Lo dichiara in una nota la Segreteria Uilm di Roma e Provincia, nella persona di Mariano Allegrini: «Noi vediamo una soluzione nei finanziamenti per la banda larga e nell'allargamento della concorrenza che, ancora oggi, soffre a causa di un'unilateralità monopolista come quella esercitata da Telecom Italia, che continua a non investire sulla rete di telecomunicazioni. Italtel, infatti, non è l'unica azienda vittima di questo sistema. Per questo ci attiveremo il più possibile nei giorni a venire con numerose altre iniziative di protesta, questo per cercare di prevenire il licenziamento di massa, quello che sembra ormai diventare inevitabile per decine di migliaia di addetti del settore delle telecomunicazioni e non solo a Roma». red 141807 gen 10

Posted in | 0 commenti

Articolo 21: Italtel, la "morte lenta" di un'azienda leader

FONTE:
http://www.articolo21.org/6385/editoriale/italtel-la-morte-lenta-di-unazienda-leader.html

di Bruna Iacopino

Contrariamente all'ottimismo propagandato e strillato in tutte le salse, la crisi sta mostrando adesso, in questi mesi, ilsuo volto reale. Le aziende continuano a tagliare sul personale, i lavoratori scendono in piazza e protestano, chiedono l'intervento delle istituzioni, l'attenzione della stampa. Succede anche oggi: mentre scriviamo i dipendenti della Italtel, azienda leader in Italia nel settore delle Tlc con sedi sparse in tutto il mondo, dalla Russia all'America latina, al Nord Africa, stanno protestando contro il drastico taglio di personale annunciato dall'azienda: ulteriori 400 che vanno a sommarsi ai 450 annunciati lo scorso anno per il biennio 2009/2010, unitamente alla chiusura di una delle sedi; ancora in dubbio se si tratti di Roma o Palermo, anche se con molta probabilità, Roma sembra essere la candidata ideale.

I lavoratori della sede romana questa mattina hanno fatto sentire la loro voce di fronte alla sede della Regione Lazio, mentre ieri, a Palermo, sono scesi in piazza i lavoratori della sede di Carini, per sollecitare un uguale intervento da parte della regione Sicilia.
A quanto si apprende dal comunicato diramato in questi giorni dal Coordinamento Nazionale RSU Gruppo Italtel e dalle Segreterie Provinciali e Nazionali di FIM-FIOM-UILM, la crisi sarebbe imputabile, in buona parte, al calo delle commesse da parte di Telecom che in Italtel ha una partecipazione del 19,37%, e che rappresenta uno dei clienti principali. Il calo di fatturato ammonterebbe ( stando ad alcune voci) a ben 50 milioni di euro per il 2009, che si affiancherebbero alla stessa cifra per il 2010.
Telecom viene dunque messa sotto accusa, come una delle prime responsabili di questo crollo, ma in seconda battuta il dito viene puntato anche contro il Governo, che rimandando il progetto relativo alla banda larga avrebbe di fatto privato l'azienda di una commessa importante, continuando a far permanere l'Italia in una condizione marginale rispetto al resto d'Europa. A metà novembre il ministro per lo sviluppo economico si esprimeva in questi termini: “Riteniamo che sia un investimento prioritario da portare avanti. Berlusconi ne è convinto e io sono convinto che prima della fine dell'anno porteremo in approvazione e finanzieremo la banda larga...”; nell'ambito della discussione sulla finanziaria però quello stanziamento, 800 milioni di euro, non è previsto; i fondi vengono congelati. Il 16 dicenbre passa un ordine del giorno presentato dall'opposizione: i fondi devono essere sbloccati. E così via, senza che questo cambi nulla nella vita dei lavoratori: “ Italtel è un' importante azienda italiana nel mercato delle TLC, poi nei fatti nessuno si preoccupa se questa esperienza fatta di un enorme patrimonio UMANO e PROFESSIONALE sta morendo lentamente!” Si legge ancora nel comunicato, ed è un grido d'allarme.
Oltre alle mancate commesse, altro capitolo è poi rappresentato dalle banche che non sembrano disponibili al rifinanziamento del debito e alla ricapitalizzazione della società da parte degli azionisti, se non, sottolineano i sindacati, ad alcune condizioni: o si aumenta il fatturato, oppure si riducono i costi, il che significa tagliare sul personale e sulle sedi.
L'azienda – si legge nel suddetto comunicato- ha già dichiarato, durante l'incontro dell'8 gennaio, di voler “ridurre/chiudere alcune attività in Russia, Spagna e Belgio perchè rendono poco o non rendono e di aumentare attività in Brasile e Nord Africa.”
Per quanto riguarda l'Italia invece si attende il nuovo piano industriale che a giorni dovrebbe essere presentato. Mentre un'ombra viene avanzata sul vecchio piano, quello del 2009, che, era già improntato ad una pesante riduzione dell'organico. “Italtel come azienda "Global Solution Integrator"... Abbiamo scritto molto su questo piano che non condividiamo e che non ci convince, ma soprattutto abbiamo scritto e ribadiamo che per realizzare un'azienda di questo tipo NON servono 2000 persone ma al massimo un migliaio (forse) e non serve personale con le caratteristiche che hanno le attuali persone...” “1000 dipendenti è l'obiettivo finale, funzionale all'azienda che si vuole realizzare. E' così ?” una richiesta che pesa e non poco per un'azienda che di dipendenti ne conta 2.300. Una richiesta che viene direttamente girata alla politica, accusata di conoscere e tacere.
Intanto per contrastare le decisioni aziendali il Coordinamento Nazionale delle RSU con tutte le Strutture Sindacali Territoriali e Nazionali di FIM-FIOM-UILM hanno proclamato un primo pacchetto di 8 ore di sciopero per il mese di gennaio, a partire dalla giornata di oggi, che, stando ai comunicati diramati dalla Fiom ha registrato, nello stabilimento di Settimo Milanese un'adesione del 100%, con 500 persone che hanno preso parte al presidio di fronte all'azienda, mentre nuove mobilitazioni sono previste per domani quando a Castelletto si dovrebbe riunire il CDA di Italtel.

Posted in | 0 commenti