ITALTEL L’ultimo gioiello italiano
Posted On mercoledì 13 gennaio 2010 at alle 16:14 by gruppo italtel romaITALTEL
L’ultimo gioiello italiano delle telecomunicazioni rischia l’estinzione
SALVIAMOLO!
Italtel S.p.A. è l’ultima storica azienda italiana operante fin dal 1921 nel settore delle telecomunicazioni, con sedi a Milano, Roma e Palermo. La forza lavoro è di circa 1900 lavoratori e lavoratrici, di cui più di duecento su Roma.
Italtel progetta, sviluppa e realizza soluzioni per reti e servizi di telecomunicazione di nuova generazione, basati su protocollo IP, completate da servizi professionali di supporto all’operatività delle reti. Offre soluzioni e prodotti proprietari; servizi di engineering e consulenza tecnologica; capacità di integrare tecnologie di terze parti; servizi professionali di supporto all’operatività delle reti.
Il giorno 8 Gennaio 2010 l’amministratore delegato Umberto De Julio ha dichiarato alle rappresentanze sindacali, in un incontro svoltosi a Milano presso la sede dell’Assolombarda, ulteriori 400 esuberi e la chiusura di una delle tre sedi principali, che con ogni evidenza sarà quella di Roma, esuberi che si vanno ad aggiungere ai 450 dichiarati a aprile 2009. A giugno si era arrivati ad accordo sindacale che prevedeva il ricorso ai contratti di solidarietà.
L’azienda, partecipata per il 20% da Telecom Italia e per il 20% da Cisco Systems, vede in questi anni un avvicendarsi continuo di amministratori delegati (3 negli ultimi 3 anni: 2007 Righetti, 2008 Bertolina, 2009 De Julio) che hanno attuato, come strategia industriale, unicamente il taglio dell’occupazione con forti riduzioni dell’organico, con una riduzione di 700-800 unità nel giro di pochissimi anni, e si attesterà a fine 2010 su un organico stimabile in 1400 dipendenti (salvo ulteriori, piu’ che probabili, futuri tagli).
L’azienda e’ rimasta fortemente legata ad un singolo grande cliente, Telecom Italia, e paga pesantemente le politiche di disinvestimento che Telecom Italia sta perpetuando in questo periodo e, come annunciato, anche nei prossimi anni, oltre che i mancati investimenti del Governo nel settore del digital divide e della banda larga per le reti di nuova generazione.
*****************
Cronistoria degli ultimi mesi
2009
- Italtel annuncia tagli per 450 dipendenti, dimezzamento della sede di Palermo;
- Giugno 2009. Si conclude un accordo che ha la visibilità e da completarsi entro la fine del 2010, con le seguenti modalità:
o 250 esuberi
o attuazione di contratti di solidarietà - riduzione di orario e conseguente rinuncia a parte dello stipendio per 1200 dipendenti - per salvare 90 posti di lavoro
o mobilità su base volontaria ed esodi incentivati per i restanti 160
- Ottobre 2009: Dopo soli 4 mesi dal precedente accordo, in Italtel si parla di una nuova pesante riorganizzazione, con intenzioni di: chiusura o pesante ridimensionamento della sede di Roma.
- Novembre 2009: A conferma delle voci circa la chiusura/ridimensionamento della sede di Roma, Italtel non comunica nulla ai lavoratori, ma da disdetta dei contratti legati agli stabili della sede di Roma (ACEA / ENEL / TELECOM / servizio di sorveglianza)
- Dicembre 2009: Annunciata riduzione di 50 MIL di euro sul budget 2009 da parte di Telecom Italia - l’AD comunica “la necessità di rivedere contenuti e tempi del progetto di rifinanziamento con le banche.” I lavoratori continuano a non avere dati certi, e soprattutto non sanno quali siano realmente le intenzioni dell’azienda.
2010
- 8 Gennaio: Incontro Italtel con sindacati in Assolombarda - l'azienda dichiara ulteriori 400 esuberi STRUTTURALI - la chiusura di una sede del gruppo (Roma 220 dipendenti o Palermo 230 dipendenti) ed esuberi nelle altre due sedi. Vengono immediatamente proclamate 8 ore di sciopero da FIM - FIOM e UILM nazionali
- 11 Gennaio: Italtel continua ad agire - presso la sede di Roma si aggira personale della ditta di traslochi per valutare l’entità della mobilia da trasferire nelle sedi di Carini (PA) e Castelletto (MI).
- 14 Gennaio: Presidio in sciopero a partire dalle ore 9:30 dei lavoratori della sede di Roma davanti alla sede della Regione Lazio in via Rosa Raimondi Garibaldi – il presidio è a sostegno dell’incontro previsto tra le OOSS e l’Assessore al Lavoro - Alessandra Tibaldi.