La sede di ROMA e' presidiata H24 da: 17 GIORNI

SCIOPERO Venerdi’ 26

Alle ore 14:00 appuntamento in Via Rosa Raimondi Garibaldi 15 (regione Lazio)

In concomitanza con il tavolo congiunto Regione-Provincia-Comune in cui sono stati convocati:

Italtel – Telecom Italia – RSU Roma – OO.SS.

Dobbiamo lottare ora piu’ che mai per il nostro posto di lavoro!

TENETE BEN PRESENTE, CHE QUESTO E’ LATTEGGIAMENTO DELLA

“”DIREZIONE RISORSE UMANE””




“VERGOGNA DI CHE ?”



Contatto Blog Italtel Roma : gruppoitaltel@gmail.com

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Lavoro, Zingaretti: "Va definito un Piano straordinario"

FONTE:

La convocazione di un tavolo istituzionale per la definizione di un Piano straordinario per il Lavoro. E' quanto ha proposto il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti durante il consiglio provinciale straordinario sulla crisi a cui hanno partecipato i sindacati regionali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, la Camera di Commercio di Roma e l'Unione industriali di Roma.

"Di fronte ai numeri sempre più allarmanti dell'emergenza lavoro nel nostro territorio - ha aggiunto Zingaretti - serve una risposta all'altezza". Per il presidente della Provincia il tavolo, composto da istituzioni locali, governo e sindacati, dovrà servire "per offrire una risposta rapida e incisiva a migliaia di persone colpite dalla crisi". L'assessore provinciale al Lavoro Massimiliano Smeriglio ha parlato, durante il consiglio, di un "quadro preoccupante, in cui le difficoltà non riguardano solo le imprese ma anche le persone e le loro famiglie". Per il segretario della Cgil di Roma Claudio Di Berardino, "non solo non si sta uscendo dalla crisi ma questa è lunga e bisogna ripensare ad un nuovo modello di sviluppo"; il presidente della Camera di Commercio di Roma Andrea Mondello ha detto che il prossimo anno sarà "difficile" e "bisognerà confrontarsi con i paesi dell'estremo Oriente, particolarmente aggressivi". Per il segretario dell'Ugl di Roma Gianni Fortunato dalla crisi "si esce solo con azioni concrete che passano attraverso la stretta collaborazione con gli enti del territorio". Al consiglio straordinario hanno partecipato anche alcuni lavoratori di Eutelia e Italtel: "Siamo qui - ha detto un lavoratore di Italtel - perché la nostra azienda chiuderà la sede di Roma, mandando a casa 200 persone. Non vediamo una giustificazione in questo se non nel fare cassa sulla pelle dei lavoratori".

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CRISI, IN PROVINCIA CONSIGLIO STRAORDINARIO CON ENTI E ASSOCIAZIONI

FONTE:

(OMNIROMA) Roma, 28 gen - Si è aperto con una dedica alle ultime vittime del lavoro il consiglio provinciale straordinario sulla crisi economica e sul lavoro. Presenti enti pubblici e sindacati oltre ad una rappresentanza di lavoratori dell'Italtel e dell'Eutelia. "I dati sulla disoccupazione e la cassa integrazione - afferma l'assessore Massimiliano Smeriglio nel corso del suo intervento di apertura - sono preoccupanti, un quadro nero. Come Provincia la spesa per gli investimenti finanziata tra il 2008 e il 2012 raggiungerà la cifra di circa 581 milioni di euro. A questa cifra si devono aggiungere gli oltre 410 milioni di euro per gli interventi previsti da Ato2 nel triennio 2010-2012. La Provincia di Roma conscia delle difficoltà del momento e della drammaticità della crisi è impegnata a fare la propria parte cercando costantemente il rapporto e le necessarie sinergie con il Comune di Roma, i 120 comuni della Provincia, la Regione Lazio e le parti sociali".

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Italtel Roma, lavoratori protestano contro i licenziamenti

FONTE: periodicoitaliano.info



La crisi economica continua a flagellare il mercato del lavoro, secondo quanto dichiarato da Ed Balls, Ministro di Gabinetto di Gordon Brown, in confronto la Grande Depressione del ’29 è stata un pallido imprevisto. Così mentre c’è chi profetizza che gli effetti disastrosi della nube tossica della crisi continueranno a far sentire la loro nefasta presenza ancora per altri 15 anni, fanno capolino, timide, le voci rassicuranti dell’inizio di una ripresa. Eppur si licenzia.
Di recente l’Istat aveva diffuso i dati provvisori relativi al tasso di disoccupazione in Italia, che si è attestato come il peggiore dall’aprile del 2004, avendo toccato a novembre l’8,3% lasciando emergere tutte le fragilità di un mercato del lavoro che galleggia sempre di più sulle sabbie mobili. Così accade che fabbriche e aziende chiudano o si vedano costrette ad adoperare con la cesoia tagli drastici del personale. La disperazione di perdere il lavoro ha dato inizio a forme di lotta estreme, come presidi e occupazioni delle fabbriche ad oltranza. L’Italtel è una storica azienda italiana leader nel campo delle telecomunicazioni, con sedi a Milano, Roma e Palermo. Da mesi ormai i dipendenti sono impegnati in una strenua lotta contro i licenziamenti previsti e annunciati dai vertici dell’azienda già nell’aprile del 2009 e confermati l’8 gennaio 2010 dall’amministratore delegato Umberto De Julio con la presentazione del nuovo piano industriale. L’ultima manifestazione si è svolta giovedì 28 gennaio fuori Palazzo Valentini, la sede della Provincia di Roma, dove ha avuto luogo un Consiglio Straordinario sulla Crisi Economica. Il Presidente della Commissione Lavoro Marco Miccoli ha aperto le porte del Consiglio ad una delegazione dei lavoratori dell’Italtel per cercare di avviare una trattativa sul numero imbarazzante di esuberi previsti dal ridimensionamento. A sobillare ancor di più il malumore dei lavoratori ci sarebbe il ruolo colpevole di Telecom Italia nelle disastrose sorti dell’azienda. Stando a quanto dichiara Claudio Sapochetti, RSU del Gruppo Italtel, “la crisi è da addebitare al calo delle commesse da parte di Telecom Italia che in Italtel ha una partecipazione del 19,37%, e che rappresenta il suo principale cliente. Il calo del fatturato che ne è conseguito è stato circa di 50 milioni di euro nel 2009.” L’azienda in pratica rischia di morire a causa della politica di disinvestimento di Telecom Italia e a questa va ad aggiungersi il colpo ferale inferto dal Governo e dai mancati finanziamenti nel settore del digital divide e della banda larga, sebbene quello stanziamento di circa 800 milioni di euro fosse stato previsto inizialmente nella finanziaria. I numeri della catastrofe che si sta abbattendo sull’Italtel sono impressionanti, si parla di ulteriori 400 esuberi, che vanno ad aggiungersi ai 450 già previsti nell’aprile 2009 e inoltre la chiusura di una delle sedi romani dell’azienda. L’8 gennaio 2010 l’Italtel ha inoltre reso noto in un comunicato l’intenzione di ridimensionare anche le attività poco redditizie in Russia, Spagna e Belgio, aumentando quelle in Brasile e in Nord Africa e che la “soluzione finale” degli esuberi mira a raggiungere un numero “funzionale” di circa 1000 dipendenti, rispetto ad un totale di 2300. “La Regione, insieme alla Provincia e al Comune, deve aiutarci ad impedire che il territorio romano venga ulteriormente depauperato di competenze e professionalità importantissime. Abbiamo già assistito, negli ultimi mesi, all’abbandono del territorio da parte di importanti aziende dell’Ict. Questo settore deve essere salvaguardato attraverso finanziamenti per la banda larga e risolvendo, una volta per tutte, il problema delle telecomunicazioni italiane, oggi in mano ad un unico privato monopolista, Telecom Italia, che continua a non investire sulla rete di telecomunicazioni. Questo produce danni non solo per i lavoratori e le lavoratrici Italtel, ma per tante altre aziende che occupano, solo a Roma, decine di migliaia di addetti. Nei prossimi giorni ci attiveremo con altre iniziative di lotta per impedire i licenziamenti” queste le dichiarazioni di Roberta Turi della Segreteria Fiom Cgil di Roma. Solo pochi mesi fa, a giugno, sembrava si fosse raggiunta una possibile soluzione per impedire gli esuberi e cioè il ricorso ai contratti di solidariètà siglati da sindacati e proprietà, poi come una doccia gelata sono giunte le ultime dichiarazioni di De Julio e i licenziamenti che si sono trasformati in un incubo sempre più reale. I sindacati hanno promesso scioperi e manifestazioni ad oltranza. Nel mese di gennaio ci sono già stati scioperi appoggiati dal Coordinamento Nazionale delle RSU con tutte le Strutture Sindacali Territoriali e Nazionali di FIM-FIOM-UILM in tutte le sedi Italtel e nello stabilimento di Settimo Milanese, sede storica dell’azienda, è stata registrata una completa adesione dei dipendenti alla protesta. Il 21 gennaio il caso Italtel è approdato in Parlamento con un’interpellanza parlamentare presentata dal deputato siciliano del Pd Tonino Russo, insieme a Walter Veltroni, Vinicio Peluffo e Andrea Lulli. Nei prossimi giorni ci saranno ancora presidi e scioperi fuori le sedi della Telecom Italia e il 4 febbraio è previsto uno sciopero davanti alla sede del Ministero dello Sviluppo Economico, in concomitanza del tavolo nazionale richiesto dal Ministero. Non hanno intenzione di mollare i dipendenti dell’Italtel e Claudio Sapochetti promette che in ultima istanza, se costretti, si ricorrerà anche all’occupazione di una delle sedi dell’azienda. Ormai il lavoro è una terra di conquista.

Anna Esposito

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Camera dei deputati - 21/01/2010 - Interpellanza ITALTEL





Italtel Roma 22/01/2010 - Esito Convocazione Regione Lazio

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Dichiarazione RSU riguardo incontro in Regione Lazio

Durante l'incontro al tavolo della Regione Lazio a cui hanno partecipato anche rappresentanti della Provincia e del Comune di Roma, l'azienda non si rende disponibile a ridiscutere quanto dichiarato l'otto gennaio scorso all'incontro con le organizzazioni sindacali riguardo la chiusura di un sito, continuando a temporeggiare e dichiarando che tale sito non e' stato ancora individuato.

Le Istituzioni locali si sono assunte l'impegno a far si che progetti come "Roma Digitale" (del valore di 600Milioni, di cui il 75% andrà a Telecom) siano avviati al piu' presto.

A domanda circa le disdette degli stabili della sede di spinaceto, le risposte dei rappresentanti dell'azienda sono state evasive.

RSU ITALTEL ROMA


Precisando meglio quanto scritto circa la chiusura di Spinaceto: i rappresentanti dell'azienda (Sacchi e Serio) non hanno saputo che rispondere in modo imbarazzato alle tante domande fatte dai sindacati su questo argomento, continuando a sostenere di non aver preso una decisione, ma non potendo negare che i locali sono stati disdettati e che non stanno cercando altri locali come soluzione alternativa, rispondendo con ostinato silenzio alla domanda su che fine faranno ai primi di marzo le persone che lavorano a Spinaceto, quando dovranno essere riconsegnati i locali.

L'atteggiamento della societa' e' sembrato a tutti, alla fine, una vera e propria presa in giro, e tutti, assessore regionale in primis, non hanno potuto che trarre la propria conclusione che l'intenzione dell'azione e' quella di chiudere la sede di Roma, che anzi il progetto e' gia' in fase avanzata, che l'azienda lo sta portando avanti unilateralmente senza preoccuparsi di trovare un accordo con i sindacati; alla esplicita richiesta dei sindacati e delle istituzioni di non procedere con azioni unilaterali, ed arrivare al termine delle trattative "a bocce ferme", l'azienda ha risposto con l'ennesimo imbarazzato ed imbarazzante silenzio.

RSU ITALTEL ROMA

Italtel. Tibaldi, Smeriglio, Bordoni: "Chiediamo di essere convocati al tavolo del governo"

FONTE:




In una nota congiunta gli assessori regionale, provinciale e comunale al lavoro esprimono preoccupazione per la ventilata chiusura della sede romana.

22/01/10 - "Ci preoccupa la ventilata chiusura della sede romana di Italtel a Spinaceto. I 220 posti di lavoro qualificati in un settore importante quale è quello della telecomunicazione vanno salvaguardati. La possibile risposta sta nel potenziamento della banda larga. Facciamo richiesta al Governo di adoperarsi in questa direzione per mantenere le professionalità acquisite e creare nuove occasioni di lavoro in un campo strategico". E' quanto si legge in una dichiarazione congiunta degli Assessori regionale, provinciale e comunale al Lavoro Alessandra Tibaldi, Massimiliano Smeriglio e Davide Bordoni in merito alla situazione della Italtel.

"Chiediamo - aggiungono - che i Ministeri competenti assumano la questione al fine di prevedere una soluzione che salvaguardi le competenze professionali di Italtel sin dall'incontro già fissato per il prossimo 4 febbraio presso il Ministero dello Sviluppo Economico, al quale, considerati gli effetti delle decisioni aziendali sul sito romano, chiediamo di essere convocati.

Chiediamo, infine, alla Italtel - concludono - anche alla luce della decisione di convocare uno specifico tavolo locale di settore finalizzato all'esame delle iniziative già intraprese (es. Roma digitale), di non intraprendere decisioni unilaterali prima del termine della vertenza in atto".

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Italtel: il 22 gennaio la Regione Lazio convoca l’azienda e i sindacati. Sciopero di 3 ore e presidio davanti alla Regione

FONTE:

21/01/2010
L’assessore regionale al lavoro, ha convocato per il 22 gennaio, alle ore 16 un tavolo di trattativa per esaminare la situazione occupazionale dei lavoratori di Italtel. Pochi giorni fa l’azienda ha annunciato 400 nuovi esuberi e l’intenzione di chiudere una delle sedi, probabilmente quella romana, che conta più di 200 addetti. Al tavolo parteciperanno anche gli assessori al lavoro della Provincia e del Comune di Roma.

Le OOSS e la RSU di Roma hanno proclamato per il 22 gennaio, uno sciopero di tre ore a fine turno e i lavoratori sosteranno in presidio davanti alla sede della Regione Lazio in via Rosa Raimondi Garibaldi a partire dalle 15,30.

“La Regione e le istituzioni locali devono intervenire per impedire i licenziamenti. La loro iniziativa deve sommarsi a quella del Ministero dello Sviluppo Economico, che ci ha convocati per il 2 febbraio” dichiara Roberta Turi della segreteria della FIOM CGIL di Roma. “Non si può più aspettare: è necessario mettere in campo politiche industriali a sostegno del settore delle telecomunicazioni e usare tutti gli strumenti di pressione necessari per impedire ad aziende come Italtel di licenziare”.

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Italtel: convocato per domani tavolo, sindacati proclamano sciopero 3 ore

FONTE: ilriformista.it

Roma, 21 gen. - (Adnkronos) - L'assessore della regione Lazio Alessandra Tibaldi ha convocato per domani alle ore 16 un tavolo di trattativa per esaminare la situazione occupazionale dei lavoratori di Italtel. Pochi giorni fa l'azienda ha annunciato 400 nuovi esuberi e l'intenzione di chiudere una delle sedi, probabilmente quella romana, che conta piu' di 200 addetti. Al tavolo parteciperanno anche gli assessori al lavoro della Provincia e del comune di Roma. Le Organizzazioni sindacali e la Rsu di Roma hanno proclamato per domani uno sciopero di tre ore a fine turno e i lavoratori sosteranno in presidio davanti alla sede della Regione Lazio a partire dalle 15,30. "La Regione e le istituzioni locali devono intervenire per impedire i licenziamenti. La loro iniziativa deve sommarsi a quella del Ministero dello Sviluppo Economico, che ci ha convocati per il 2 febbraio". Ha dichiarato Roberta Turi della segreteria della Fiom Cgil di Roma. "Non si puo' piu' aspettare - prosegue -: e' necessario mettere in campo politiche industriali a sostegno del settore delle telecomunicazioni e usare tutti gli strumenti di pressione necessari per impedire ad aziende come Italtel di licenziare".
(Mpa/Pn/Adnkronos)

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Italtel Roma, è sciopero contro i licenziamenti

FONTE: Rassegna.it

E’ previsto per oggi (22 gennaio) a Roma, alle ore 16, l’incontro tra l'assessore Alessandra Ribaldi, l'azienda Italtel e i rappresentanti dei lavoratori per esaminare la difficile situazione occupazionale dei dipendenti. E’ quanto si apprende in una nota della Fiom Cgil regionale. Pochi giorni fa, si legge nella nota, “l’azienda ha annunciato 400 nuovi esuberi e l’intenzione di chiudere una delle sedi, probabilmente quella romana, che conta più di 200 addetti”.

Le organizzazioni sindacali, conclude il comunicato, hanno proclamato per oggi (22 gennaio) uno sciopero di tre ore a fine turno e un presidio, a partire dalle ore 15.30, davanti alla sede della Regione Lazio in via Rosa Raimondi Garibaldi.

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IMPORTANTISSIMA CONQUISTA: CONVOCAZIONE DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

In data 20 Gennaio, il Ministero dello Sviluppo Economico (Unità per la Gestione delle Vertenze delle Imprese in Crisi) ha convocato, il 4 Febbraio 2010 ore 15:00, la società ITALTEL,le Segreterie Nazionali FIM – FIOM – UILM – UGL METALMECCANICI e i rappresentanti delle RSU, per trattare della problematica ITALTEL. L’incontro sarà presieduto dal Vice Ministro On. Paolo Romani.

IMPORTANTI CONTATTI e PROSSIMI INCONTRI

- Segretario Nazionale Metalmeccanici UGL Giovanni Centrella. Possibile incontro con Renata Polverini candidata centro destra Regionali Lazio, e Gianni Alemanno, sindaco di Roma. Data da definire.

- Consigliere Luca Gramazio, Vice capogruppo Pdl in Consiglio comunale a Roma. Impegno del Comune di Roma alla partecipazione all’incontro in Regione.

- Assessore Marco Miccoli, responsabile settore Lavoro nella segreteria romana del Pd. Decisa un’AUDIZIONE IN SEDE ITALTEL ROMA (SPINACETO) DA PARTE DELLA PROVINCIA DI ROMA

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DI PIETRO a Spinaceto! - dichiarazione ON. Leoluca Orlando

DI PIETRO INCONTRA I LAVORATORI ITALTEL PRESSO LA SEDE DI ROMA

IDV, nella persona di Maurizio Zipponi, Responsabile Nazionale Lavoro dell’Italia Dei Lavori, ha proposto alle RSU una visita ai lavoratori Italtel Roma, insieme all’On. Di Pietro, presso la sede Italtel di Spinaceto. In attesa di conferma definitiva.


DICHIARAZIONE ONOREVOLE LEOLUCA ORLANDO portavoce nazionale IDV.

Orlando (Idv): «Solidarietà ai dipendenti Italtel. Faremo azione pubblica in difesa dei lavoratori dell'azienda e del settore telecomunicazioni»

«L’esubero di 400 dipendenti, e la chiusura della sede romana della Italtel, storica azienda italiana delle Teleocomunicazione, con conseguente licenziamento di oltre 200 lavoratori, costituisce un fatto grave che va scongiurato ad ogni costo». Lo ha detto Leoluca Orlando, portavoce nazionale dell’Italia dei valori. «Esprimo solidarietà verso le 400 famiglie che stanno lottando per salvare il loro posto di lavoro e il loro futuro. L’Italia dei valori incontrerà i dipendenti della Italtel, e avvierà un’azione pubblica in loro difesa e a difesa del settore delle telecomunicazioni, che versa in grave crisi»

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Rassegna Stampa - 21 gennaio 2010 - Rassegna.it

FONTE: Rassegna.it


Italtel Roma, domani sciopero contro licenziamenti



E’ previsto per domani (22 gennaio) a Roma, alle ore 16, l’incontro tra l'assessore Alessandra Ribaldi, l'azienda Italtel e i rappresentanti dei lavoratori per esaminare la difficile situazione occupazionale dei dipendenti. E’ quanto si apprende in una nota della Fiom Cgil regionale. Pochi giorni fa, si legge nella nota, “l’azienda ha annunciato 400 nuovi esuberi e l’intenzione di chiudere una delle sedi, probabilmente quella romana, che conta più di 200 addetti”.

Le organizzazioni sindacali, conclude il comunicato, hanno proclamato per domani (22 gennaio) uno sciopero di tre ore a fine turno e un presidio, a partire dalle ore 15.30, davanti alla sede della Regione Lazio in via Rosa Raimondi Garibaldi.

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Interpellanza Parlamentare!

L’onorevole Cesare Damiano, l’onorevole Maria Anna Madia e l’onorevole Maria Grazia Gatti del Partito Democratico hanno incontrato, lunedì 18 gennaio, la delegazione RSU Italtel Roma .

Gli onorevoli fanno parte dell’ XI COMMISSIONE LAVORO PUBBLICO E PRIVATO.
In concomitanza c’è stato un analogo incontro dell’RSU Italtel Milano con l’on. Vincenzo Peluffo e l’on. W.Veltroni.

A valle di questi il Partito Democratico ha presentato un’ interpellanza parlamentare sul “Caso Italtel”.

L’interpellanza parlamentare si può leggere QUI': Google Docs

intervista a due colleghi su rai3

Mercoledì 20 gennaio 2010 alle 10:00 puntata di Cominciamo Bene Rai tre con intervista a due colleghi di Roma.

Tema della puntata sarà:
‘Mal di crisi: un disagio psicologico con conseguenze negative per la salute di molti. All’origine, la crisi economica e il terrore della perdita del proprio lavoro. In questa puntata si cerca di capire quali sono i primi sintomi di questo malessere e come ci si può “difendere” ‘.

INFO PROGRAMMA:
http://www.cominciamobene.rai.it

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Video Autoprodotti - 14&15&16 gennaio 2010

Italtel Roma - Manifestazione 14/01/2010 regione Lazio




Italtel Roma - Manifestazione 15/01/2010 Via Del Corso




Italtel Roma - 16/01/2010 - Partecipazione alla manifestazione "Abbattiamo il muro della crisi"

Rassegna Stampa - 16 gennaio 2010 - libero-news.it

FONTE: libero-news.it

LAVORO: CGIL ROMA E LAZIO, DOCUMENTO DI 40 PUNTI PER 'ABBATTERE MURO DELLA CRISI'
Economia

Roma, 16 gen. - (Adnkronos) - Italtel, Santa Lucia, Ri.Rei, Carrefour. Queste alcune delle aziende i cui lavoratori hanno partecipato oggi all'iniziativa della Cgil Roma e Lazio 'Abbattiamo il muro della crisi' in piazza Barberini. Un muro simboleggiato da scatole di cartone ognuna delle quali e' stata dedicata a una crisi aziendale. "A Roma e nel Lazio sono 100mila le persone fuori dal luogo di lavoro - ha detto il segretario generale Cgil Roma e Lazio Claudio Di Berardino, su 100 posti di lavoro 87 e qualcosa sono precari, la disoccupazione ha raggiunto il 10% e aumenta il lavoro nero e irregolare. La crisi coinvolge tutti i settori". Critica anche la situazione del pensionati: secondo il segretario, infatti, 70% a Roma e nel Lazio vivono con soli 500 euro al mese.

Un documento di 40 punti per la soluzione della crisi verra' inviato alle istituzioni nelle prossime ore. Tra le proposte, la Cgil Roma e Lazio chiede al Governo nell'immediato la garanzia della copertura finanziaria degli ammortizzatori sociali in deroga, lo sblocco delle opere pubbliche, con infrastrutture materiali e immateriali e almeno un'opera materiale per Provincia, e lo sblocco di almeno il 50% del miliardo e mezzo di euro del Patto di stabilita' per i Comuni sopra i 5000 abitanti.

"In piu' - ha aggiunto Di Berardino - vanno sbloccate le risorse per la sanita' laziale; alla Regione chiediamo di introdurre da subito il parametro Isee per la determinazione di tariffe e servizi agevolati. Per quanto riguarda il Comune di Roma, chiediamo un un sostegno indiretto al reddito e piu' opere pubbliche, soprattutto per l'edilizia delle case popolari". Al convegno sono intervenuti 3 delegati di Italtel, Carrefour e Santa Lucia che hanno esposto il disagio dei lavoratori per gli esuberi e la necessita' di restare uniti. Dal canto suo, Di Berardino ha ricordato che e' stato indetto per il 12 marzo lo sciopero generale ed esortato il Governo ad aprire il tavolo richiesto dalla Cgil nazionale su fisco, pensioni e crisi.

16/01/2010

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Rassegna Stampa - 18 gennaio 2010 - UGL.it

FONTE: UGL.it


Italtel, Centrella: “Al fianco dei lavoratori. Intervengano le istituzioni”

Data: 18/01/2010


“Saremo al fianco dei lavoratori della Italtel di Roma a difesa del loro futuro, a cominciare dall’incontro del 22 gennaio prossimo presso l’Assessorato al Lavoro della Regione Lazio”.
Lo dichiarato il segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Giovanni Centrella, al termine dell’incontro con i dipendenti preoccupati per la chiusura dello stabilimento romano e per il futuro che li attende, visto anche il periodo di crisi generalizzata.
“Non si possono abbandonare 220 lavoratori al loro destino – aggiunge – occorre il sostegno di tutti. Anche le istituzioni devono intervenire per evitare una lenta, quanto pericolosa agonia, generata sia dal disimpegno di un grande Gruppo come Telecom Italia, socio peraltro della stessa Italtel, sia dal mancato sblocco dei fondi per la banda larga”.

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Rassegna Stampa - 18 gennaio 2010 - ildiariodellavoro.it

FONTE: ildiariodellavoro.it

METALMECCANICI
Ugl, saremo a fianco dei lavoratori Italtel di Roma

“Saremo al fianco dei lavoratori della Italtel di Roma a cominciare dall’incontro del 22 gennaio prossimo presso l’assessorato al Lavoro della Regione Lazio”. Lo ha dichirato il segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Giovanni Centrella, al termine di un incontro con i dipendenti preoccupati per la chiusura dello stabilimento romano. (LF)

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Rassegna Stampa - 17 gennaio 2010 - Repubblica.it

FONTE:


Lazio, centomila senza lavoro

Repubblica — 17 gennaio 2010 pagina 4 sezione: ROMA
CENTOMILA persone fuori dal luogo di lavoro a Roma e nel Lazio: oltre 79mila in cassa integrazione, gli altri licenziati. Ancora: su 100 nuovi posti creati nel primo trimestre del 2009, 87,5 sono precari, la disoccupazione ha raggiunto il 10% e aumenta il lavoro nero. Non basta: il 71,5% dei pensionati, 947mila su 1 milione e 324mila, sopravvive con una pensione al di sotto dei 500 euro al mese. Dall' area pedonale di piazza Barberini, Claudio Di Berardino, segretario regionale della Cgil, fornisce le cifre della crisi, elaborate dai dati Inps, Istat e Regione Lazio. Lo fa in aperta polemica con il sindaco Gianni Alemanno, che ha negato l' autorizzazione per il sit in del sindacato nella piazza. «Un atto incomprensibile, autoritario - accusa Di Berardino - Negando l' autorizzazione il sindaco si è assunto la responsabilità di aver rotto unilateralmente il patto con i sindacati del marzo 2009, che prevedeva l' uso di piazza Barberini sia per manifestazioni in transito che stanziali». «Piazza Barberini è un nodo cruciale del traffico romano - ribatte Alemanno - e non può più essere utilizzata per manifestazioni che paralizzerebbero tutta la città. La settimana prossima il prefetto concluderà la trattativa sul nuovo regolamento dei cortei, ma noi saremo fermissimi nell' escludere questa piazza». Avrebbero voluto costruire un muro con i nomi di tutte le aziende del Lazio in crisi i delegati della Cgil, per poi abbatterlo come dice il titolo dato al loro presidio "Abbattiamo il muro della crisi". Non è stato possibile, perché il sindaco lo ha vietato, ma i rappresentanti dei dipendenti delle imprese in crisi sono arrivati ugualmente. Ci sono i lavoratori dell' Italtel, del Santa Lucia, del San Raffaele, la Nortel, l' Eutelia, l' Ams, Carsberg, Eudea, Rirei, Romana Recapiti, solo per citarne alcune. «La crisi si può superare se le istituzioni faranno un passo avanti», dice Di Berardino, ricordando le proposte Cgil: recuperare risorse dall' evasione fiscale, applicare il ticket sanitario in base al reddito, far decollare le infrastrutture, dare il via alla banda larga. «Al Comune chiediamo di sostenere il reddito continua il segretario Cgil - riducendo le tariffe di asili nido, mense e altri servizi per le famiglie in difficoltà. Al governo chiediamo il superamento del patto di stabilità, che nel Lazio tiene fermi un miliardo e mezzo, e di sbloccare le risorse da trasferire alla Regione per la sanità». - CECILIA GENTILE

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Rassegna Stampa - 16 gennaio 2010 - Corriere.it

FONTE:


L' impianto di Carini
Esuberi Italtel, spunta l' ipotesi della Huawei


MILANO - Dopo Termini Imerese, la fabbrica di auto che Fiat ha deciso di chiudere, un' altra crisi occupazionale rischia di aprirsi in Sicilia: quella dello stabilimento hi-tech di Carini (Palermo), interessato ai tagli messi in cantiere dall' Italtel (nella foto, l' ad Umberto De Julio) insieme ai centri di Milano e soprattutto di Roma. Il Cda riunitosi ieri, pur senza prendere decisioni definitive, ha infatti dato via libera al piano del management che prevede circa 400 esuberi dopo i 450 previsti dall' accordo sindacale dell' estate scorsa, parte dei quali riassorbiti mediante contratti di solidarietà. Alla base delle odierne difficoltà dell' azienda - che produce tecnologie per le tlc, nel 2008 ha fatturato 460 milioni e oggi ha circa duemila dipendenti - c' è il calo delle commesse di Telecom Italia, che svolge il doppio ruolo di azionista di minoranza e cliente principale. Tra il 2008 e il 2009, queste commesse sarebbero scese da 245 a 200 milioni di euro. Ed è probabile che calino ancora nel 2010. Ma la crisi ha origini più lontane e un contesto più ampio. Italtel è una delle poche aziende del settore ad aver conservato una dimensione nazionale in un mondo di colossi globali come Ericsson, Alcatel-Lucent e Nokia-Siemens. E dove sono emerse le nuove tigri asiatiche Huawei e Lte. Qualcuno in passato ha ipotizzato che proprio Huawei, impegnata a radicarsi sempre più in Europa, potrebbe essere interessata ad acquisire Italtel. Ma al momento l' ipotesi non è considerata realistica né augurabile. Edoardo Segantini RIPRODUZIONE RISERVATA

Segantini Edoardo

Pagina 38
(16 gennaio 2010) - Corriere della Sera

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Manifestazione 15/01/2010 - Via Del Corso - FOTO

FONTE:


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SALVIAMO ITALTEL

E' stato creato un account su facebook: Salviamo l'Italtel

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Esuberi e proteste: Italtel nuovo fronte caldo del lavoro romano


FONTE: RomaToday.it

Ieri la manifestazione in Regione che ha prodotto la convocazione di un tavolo di trattativa per il 22 gennaio. Oggi la manifestazione non autorizzata in via del Corso. A rischio 220 posti di lavoro

Nuova vertenza calda per il mondo del lavoro romano. Sono infatti in agitazione i dipendenti di Italtel, azienda di telecomunicazioni italiana che rischia, nelle prossime settimane, di chiudere la sede di Roma e di licenziare circa 220 lavoratrici e lavoratori.

L'amministratore delegato di Italtel aveva comunicato nei giorni scorsi alle organizzazione sindacali più di 400 esuberi a livello nazionale e che si sarebbe proceduto alla chiusura di una sede, con molta probabilità quella di Roma. Gli esuberi sarebbero determinati, secondo quanto comunicato dalla Cgil, da un calo di fatturato causato dalla riduzione di commesse da parte del principale cliente Telecom Italia, che è anche socio di Italtel.

Contemporaneamente all'incontro si è svolto un presidio dei lavoratori in sciopero sotto alla sede della Regione lazio. Grazie all'intervento dell'assessora Tibaldi per il 22 gennaio è stato convocata l'azienda per un tavolo insieme agli assessorati della Provincia e del Comune di Roma e che si attiverà per accelerare i tempi di una trattativa nazionale con Il Ministero dello Sviluppo Economico.

“Siamo di fronte ad una situazione gravissima che coinvolge ancora una volta lavoratori e lavoratrici delle telecomunicazioni” ha dichiarato Roberta Turi della Segreteria Fiom Cgil di Roma. “La Regione, insieme alla Provincia e al Comune, deve aiutarci ad impedire che il territorio romano venga ulteriormente depauperato di competenze e professionalità importantissime. Abbiamo già assistito, negli ultimi mesi, all'abbandono del territorio da parte di importanti aziende dell'Ict. Questo settore deve essere salvaguardato attraverso finanziamenti per la banda larga e risolvendo, una volta per tutte, il problema delle telecomunicazioni italiane, oggi in mano ad un unico privato monopolista, Telecom Italia, che continua a non investire sulla rete di telecomunicazioni. Questo produce danni non solo per i lavoratori e le lavoratrici Italtel, ma per tante altre aziende che occupano, solo a Roma, decine di migliaia di addetti. Nei prossimi giorni ci attiveremo con altre iniziative di lotta per impedire i licenziamenti”.

Questa mattina una manifestazione non autorizzata di alcune decine di lavoratori dell'Italtel si è svolta a Roma, davanti ad una delle sedi del Gruppo, in via del Corso.

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Manifestazione 14/01/2010 Castelletto - VIDEO

TGR Lombardia:

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Italtel e , la protesta arriva a Roma: corteo al Corso



FONTE: Corriere della Sera

Italtel e Alcoa, la protesta arriva a Roma:
corteo al Corso e sit-in all'ambasciata Usa
Operai in agitazione per difendere il posto di lavoro

ROMA - Una sessantina di lavoratori dell'azienda Italtel ha manifestato in via del Corso, davanti alla sede romana dell'azienda delle telecomunicazioni. Con striscioni come «No alla chiusura» e «No ai saldi Italtel» i lavoratori protestano contro i possibili licenziamenti di circa 200 dipendenti che potrebbero essere decisi oggi durante una riunione del Cda dell'azienda a Milano e che interesserebbero anche la sede romana. Sul posto gli agenti della polizia di stato. La protesta dopo la presentazione del piano industriale che prevede circa 400 nuovi esuberi in tutta Italia e che ha provocato lo sciopero di quattro ore giovedì nella sede Italtel di Settimo Milanese.

Redazione Online
15 gennaio 2010

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Italtel, Uilm Roma: Situazione grave, la regione intervenga Roma, 14 GENNAIO

"Quella di Italtel e' una situazione molto grave, che coinvolge nuovamente lavoratori e lavoratrici del settore delle telecomunicazioni. Chiediamo l'aiuto della Regione che, insieme al Comune e alla Provincia, deve impedire che l'area romana si veda privarsi sempre di piu' di competenze e incarichi professionali importanti, come abbiamo visto negli ultimi tempi, con l'abbandono del territorio da parte di numerose aziende del comparto Ict". Lo ha dichiarato in una nota la segreteria Uilm di Roma e provincia, nella persona di Mariano Allegrini. "Noi vediamo una soluzione nei finanziamenti per la banda larga e nell'allargamento della concorrenza che, ancora oggi, soffre a causa di un'unilateralita' monopolista come quella esercitata da Telecom Italia, che continua a non investire sulla rete di telecomunicazioni. Italtel, infatti - ha aggiunto Allegrini - non e' l'unica azienda vittima di questo sistema. Per questo ci attiveremo il piu' possibile nei giorni a venire con numerose altre iniziative di protesta, questo per cercare di prevenire il licenziamento di massa, quello che sembra ormai diventare inevitabile per decine di migliaia di addetti del settore delle telecomunicazioni e non solo a Roma". La Uilm di Roma ha quindi ricordato che - in occasione dello sciopero avvenuto questa mattina - i sindacati hanno incontrato l'assessore al Lavoro della Regione Lazio, Alessandra Tibaldi, per discutere sulla volonta' della Italtel, che vorrebbe chiudere la sede di Roma con il conseguente licenziamento di circa 220 tra lavoratori e lavoratrici. Tutto cio' a seguito della comunicazione alle organizzazioni sindacali, da parte dell'amministratore delegato di Italtel, di piu' di 400 esuberi a livello nazionale e di ordine di chiusura di una sede. "Si pensa che gli esuberi scaturiscano da un calo di fatturato - ha ricordato la Uilm - causato dalla riduzione di commesse da parte del principale cliente, ossia Telecom Italia, che e' anche socio di Italtel". Subito dopo l'incontro, l'assessore Tibaldi si e' impegnata a convocare immediatamente l'azienda a un tavolo insieme agli assessorati della Provincia e del Comune di Roma, nonche' ad accelerare i tempi per l'apertura di un tavolo di trattativa nazionale con il ministero dello Sviluppo economico. (com/sis) 141811 GEN 10 NNNN

ITALTEL, UILM ROMA: «CHIEDIAMO AIUTO REGIONE COMUNE E PROVINCIA»OMR0000 4 POL TXT Omniroma-ITALTEL, UILM ROMA: «CHIEDIAMO AIUTO REGIONE COMUNE E PROVINCIA» (OMNIROMA) Roma, 14 gen - «Quella di Italtel è una situazione molto grave, che coinvolge nuovamente lavoratori e lavoratrici del settore delle telecomunicazioni. Chiediamo l'aiuto della Regione che, insieme al Comune e alla Provincia, deve impedire che l'area romana si veda privarsi sempre di più di competenze e incarichi professionali importanti, come abbiamo visto negli ultimi tempi, con l'abbandono del territorio da parte di numerose aziende del comparto Ict». Lo dichiara in una nota la Segreteria Uilm di Roma e Provincia, nella persona di Mariano Allegrini: «Noi vediamo una soluzione nei finanziamenti per la banda larga e nell'allargamento della concorrenza che, ancora oggi, soffre a causa di un'unilateralità monopolista come quella esercitata da Telecom Italia, che continua a non investire sulla rete di telecomunicazioni. Italtel, infatti, non è l'unica azienda vittima di questo sistema. Per questo ci attiveremo il più possibile nei giorni a venire con numerose altre iniziative di protesta, questo per cercare di prevenire il licenziamento di massa, quello che sembra ormai diventare inevitabile per decine di migliaia di addetti del settore delle telecomunicazioni e non solo a Roma». red 141807 gen 10

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Articolo 21: Italtel, la "morte lenta" di un'azienda leader

FONTE:
http://www.articolo21.org/6385/editoriale/italtel-la-morte-lenta-di-unazienda-leader.html

di Bruna Iacopino

Contrariamente all'ottimismo propagandato e strillato in tutte le salse, la crisi sta mostrando adesso, in questi mesi, ilsuo volto reale. Le aziende continuano a tagliare sul personale, i lavoratori scendono in piazza e protestano, chiedono l'intervento delle istituzioni, l'attenzione della stampa. Succede anche oggi: mentre scriviamo i dipendenti della Italtel, azienda leader in Italia nel settore delle Tlc con sedi sparse in tutto il mondo, dalla Russia all'America latina, al Nord Africa, stanno protestando contro il drastico taglio di personale annunciato dall'azienda: ulteriori 400 che vanno a sommarsi ai 450 annunciati lo scorso anno per il biennio 2009/2010, unitamente alla chiusura di una delle sedi; ancora in dubbio se si tratti di Roma o Palermo, anche se con molta probabilità, Roma sembra essere la candidata ideale.

I lavoratori della sede romana questa mattina hanno fatto sentire la loro voce di fronte alla sede della Regione Lazio, mentre ieri, a Palermo, sono scesi in piazza i lavoratori della sede di Carini, per sollecitare un uguale intervento da parte della regione Sicilia.
A quanto si apprende dal comunicato diramato in questi giorni dal Coordinamento Nazionale RSU Gruppo Italtel e dalle Segreterie Provinciali e Nazionali di FIM-FIOM-UILM, la crisi sarebbe imputabile, in buona parte, al calo delle commesse da parte di Telecom che in Italtel ha una partecipazione del 19,37%, e che rappresenta uno dei clienti principali. Il calo di fatturato ammonterebbe ( stando ad alcune voci) a ben 50 milioni di euro per il 2009, che si affiancherebbero alla stessa cifra per il 2010.
Telecom viene dunque messa sotto accusa, come una delle prime responsabili di questo crollo, ma in seconda battuta il dito viene puntato anche contro il Governo, che rimandando il progetto relativo alla banda larga avrebbe di fatto privato l'azienda di una commessa importante, continuando a far permanere l'Italia in una condizione marginale rispetto al resto d'Europa. A metà novembre il ministro per lo sviluppo economico si esprimeva in questi termini: “Riteniamo che sia un investimento prioritario da portare avanti. Berlusconi ne è convinto e io sono convinto che prima della fine dell'anno porteremo in approvazione e finanzieremo la banda larga...”; nell'ambito della discussione sulla finanziaria però quello stanziamento, 800 milioni di euro, non è previsto; i fondi vengono congelati. Il 16 dicenbre passa un ordine del giorno presentato dall'opposizione: i fondi devono essere sbloccati. E così via, senza che questo cambi nulla nella vita dei lavoratori: “ Italtel è un' importante azienda italiana nel mercato delle TLC, poi nei fatti nessuno si preoccupa se questa esperienza fatta di un enorme patrimonio UMANO e PROFESSIONALE sta morendo lentamente!” Si legge ancora nel comunicato, ed è un grido d'allarme.
Oltre alle mancate commesse, altro capitolo è poi rappresentato dalle banche che non sembrano disponibili al rifinanziamento del debito e alla ricapitalizzazione della società da parte degli azionisti, se non, sottolineano i sindacati, ad alcune condizioni: o si aumenta il fatturato, oppure si riducono i costi, il che significa tagliare sul personale e sulle sedi.
L'azienda – si legge nel suddetto comunicato- ha già dichiarato, durante l'incontro dell'8 gennaio, di voler “ridurre/chiudere alcune attività in Russia, Spagna e Belgio perchè rendono poco o non rendono e di aumentare attività in Brasile e Nord Africa.”
Per quanto riguarda l'Italia invece si attende il nuovo piano industriale che a giorni dovrebbe essere presentato. Mentre un'ombra viene avanzata sul vecchio piano, quello del 2009, che, era già improntato ad una pesante riduzione dell'organico. “Italtel come azienda "Global Solution Integrator"... Abbiamo scritto molto su questo piano che non condividiamo e che non ci convince, ma soprattutto abbiamo scritto e ribadiamo che per realizzare un'azienda di questo tipo NON servono 2000 persone ma al massimo un migliaio (forse) e non serve personale con le caratteristiche che hanno le attuali persone...” “1000 dipendenti è l'obiettivo finale, funzionale all'azienda che si vuole realizzare. E' così ?” una richiesta che pesa e non poco per un'azienda che di dipendenti ne conta 2.300. Una richiesta che viene direttamente girata alla politica, accusata di conoscere e tacere.
Intanto per contrastare le decisioni aziendali il Coordinamento Nazionale delle RSU con tutte le Strutture Sindacali Territoriali e Nazionali di FIM-FIOM-UILM hanno proclamato un primo pacchetto di 8 ore di sciopero per il mese di gennaio, a partire dalla giornata di oggi, che, stando ai comunicati diramati dalla Fiom ha registrato, nello stabilimento di Settimo Milanese un'adesione del 100%, con 500 persone che hanno preso parte al presidio di fronte all'azienda, mentre nuove mobilitazioni sono previste per domani quando a Castelletto si dovrebbe riunire il CDA di Italtel.

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LAZIO: TIBALDI RICEVE LAVORATORI DELLA ITALTEL A RISCHIO

fonte: http://www.irispress.it/Iris/page.asp?VisImg=S&Art=70843&Cat=1&I=null&IdTipo=0&TitoloBlocco=Enti%20Locali&Codi_Cate_Arti=24




(IRIS) - ROMA, 14 GEN - “Ho ricevuto le lavoratrici ed i lavoratori, con le loro rappresentanze sindacali, che questa mattina hanno manifestato sotto la Regione Lazio contro il rischio di chiusura della sede Italtel di Roma, con i conseguenti 220 esuberi".

Ad annunciarlo l’Assessora regionale al Lavoro, Pari Opportunità e Politiche Giovanili Alessandra Tibaldi al termine della riunione con la delegazione dei lavoratori dell’azienda di telecomunicazioni.

"Si è stabilito di convocare a breve un tavolo di discussione con la Provincia e il Comune di Roma, l’azienda e le organizzazioni sindacali. Sollecito il Governo ad intervenire nella questione generale e a sbloccare i fondi previsti per lo sviluppo della banda larga”, continua Tibaldi.

“E’ doveroso impegnarsi – conclude Tibaldi - per il mantenimento nel nostro territorio di questa storica azienda. Il patrimonio professionale rappresentato da queste lavoratrici e lavoratori e la produzione avanzata conquistata in questo campo vanno salvaguardati per mantenere la Regione al passo con gli altri paesi competitori”.
Autore: bar.co.

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Italtel, sciopero riuscito a Roma e Milano

fonte: http://www.rassegna.it/articoli/2010/01/14/56995/italtel-sciopero-riuscito-a-roma-e-milano

“Dire che uno sciopero è riuscito al 100% è riduttivo nel caso di quello che è accaduto questa mattina nella sede Italtel di Settimo Milanese”. A dirlo in una nota è la Fiom Cgil di Milano, riferendo che “tutti i lavoratori di Castelletto hanno aderito alla mobilitazione indetta per contestare l’ennesimo taglio occupazionale (450 esuberi) annunciato l’8 gennaio dai vertici dell’impresa e che più di 500 persone hanno partecipato al presidio organizzato davanti all’ingresso del sito”.

A marzo del 2009, spiega il sindacato, “Italtel aveva già presentato un piano industriale che prevedeva 450 espulsioni, ma dopo due mesi di scioperi e manifestazioni era stata costretta ad accogliere la proposta di lavoratori e sindacato: contratto di solidarietà al posto dei licenziamenti.Oggi ci riprova, ottenendo dai lavoratori un altro ‘no’, ancora più determinato e corale. Il gruppo dirigente di Italtel fatica a capire che non si può gestire la più importante azienda nel settore delle telecomunicazioni senza progetti, senza investimenti, senza guardare al futuro ma cancellando professionalità e saperi”.

I lavoratori hanno intenzione di continuare a spiegarglielo: lo faranno anche venerdì 15, dalle 11.30 alle 13, quando a Castelletto si riunirà il consiglio d'amministrazione chiamato a definire il piano industriale. Conclude la Fiom: “Dovrebbero capire, i signori di Italtel, che senza i lavoratori, contro i lavoratori non c’è impresa che possa funzionare. Sarebbe bene che lo facessero a partire da domani, così come sarebbe bene che chi governa questo territorio e questo paese iniziasse ad esprimere un’idea di politica industriale diversa dal ‘laissez-faire’ che ha già prodotto troppi danni”.

Mobilitazione riuscita anche a Roma, dove stamani si è svolto un incontro tra i sindacati e l’assessore al Lavoro della Regione Lazio Alessandra Tibaldi. L’azienda di telecomunicazioni potrebbe chiudere la sede capitolina lasciando a casa circa 220 lavoratori: gli esuberi sarebbero determinati da un calo di fatturato causato dalla riduzione di commesse da parte del principale cliente Telecom Italia, che è anche socio di Italtel. Contemporaneamente all’incontro, riferisce la Fiom di Roma Sud, si è svolto un presidio dei lavoratori in sciopero sotto alla sede della Regione lazio. L’assessore Tibaldi si è impegnata a convocare immediatamente l’azienda a un tavolo insieme agli assessorati della Provincia e del Comune di Roma e che si attiverà per accelerare i tempi di un tavolo di trattativa nazionale con Il ministero dello Sviluppo Economico.

“Siamo di fronte a una situazione gravissima che coinvolge ancora una volta lavoratori e lavoratrici delle telecomunicazioni” dichiara Roberta Turi della segreteria Fiom Cgil di Roma. “La Regione, insieme alla Provincia e al Comune, deve aiutarci ad impedire che il territorio romano venga ulteriormente depauperato di competenze e professionalità importantissime. Abbiamo già assistito, negli ultimi mesi, all’abbandono del territorio da parte di importanti aziende dell’Ict. Questo settore deve essere salvaguardato attraverso finanziamenti per la banda larga e risolvendo, una volta per tutte, il problema delle telecomunicazioni italiane, oggi in mano a un unico privato monopolista, Telecom Italia, che continua a non investire sulla rete di telecomunicazioni. Questo produce danni non solo per i lavoratori e le lavoratrici Italtel, ma per tante altre aziende che occupano, solo a Roma, decine di migliaia di addetti. Nei prossimi giorni ci attiveremo con altre iniziative di lotta per impedire i licenziamenti”.

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14 gennaio: lavoratori Italtel in sciopero davanti alla Regione Lazio

COMUNICATO STAMPA
Roma: lavoratori Italtel in sciopero davanti alla Regione Lazio vengono ricevuti dall’Assessora al Lavoro Tibaldi
Si è svolto stamattina un incontro tra le OOSS e l’Assessora al Lavoro della Regione Lazio Alessandra Tibaldi sulla situazione di Italtel, l’azienda di telecomunicazioni italiana che rischia, nelle prossime settimane, di chiudere la sede di Roma e di licenziare circa 220 lavoratrici e lavoratori. L’amministratore delegato di Italtel aveva comunicato nei giorni scorsi alle OOSS più di 400 esuberi a livello nazionale e di procedere alla chiusura di una sede, con molta probabilità quella di Roma. Gli esuberi sarebbero determinati da un calo di fatturato causato dalla riduzione di commesse da parte del principale cliente Telecom Italia, che è anche socio di Italtel. Contemporaneamente all’incontro si è svolto un presidio dei lavoratori in sciopero sotto alla sede della Regione lazio. L’assessora Tibaldi si è impegnata a convocare immediatamente l’azienda a un tavolo insieme agli assessorati della Provincia e del Comune di Roma e che si attiverà per accelerare i tempi di un tavolo di trattativa nazionale con Il Ministero dello Sviluppo Economico.
“Siamo di fronte ad una situazione gravissima che coinvolge ancora una volta lavoratori e lavoratrici delle telecomunicazioni” dichiara Roberta Turi della Segreteria Fiom Cgil di Roma. “La Regione, insieme alla Provincia e al Comune, deve aiutarci ad impedire che il territorio romano venga ulteriormente depauperato di competenze e professionalità importantissime. Abbiamo già assistito, negli ultimi mesi, all’abbandono del territorio da parte di importanti aziende dell’Ict. Questo settore deve essere salvaguardato attraverso finanziamenti per la banda larga e risolvendo, una volta per tutte, il problema delle telecomunicazioni italiane, oggi in mano ad un unico privato “monopolista”, Telecom Italia, che continua a non investire sulla rete di telecomunicazioni. Questo produce danni non solo per i lavoratori e le lavoratrici Italtel, ma per tante altre aziende che occupano, solo a Roma, decine di migliaia di addetti. Nei prossimi giorni ci attiveremo con altre iniziative di lotta per impedire i licenziamenti.”

Fiom Cgil Roma Sud



Federazione Impiegati Operai Metallurgici Roma Sud Ovest
Via del Velodromo, 80 – 00179 Roma – Tel. 06.786639
06.7800311 – Fax 06.7822319
web: www.fiomromasud.org
e-mail: fiomrmsud@lazio.cgil.it

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ITALTEL, ZIPPONI (IDV): "GOVERNO INTERVENGA SUBITO"

"Italia dei Valori esprime piena solidarietà ai lavoratori dell'Italtel di Milano, Roma e Palermo che vedono profilarsi lo spettro della perdita del posto di lavoro. In particolare ai dipendenti dello stabilimento di Roma che stamattina hanno svolto un presidio davanti la Regione Lazio. L'annuncio di ulteriori 400 esuberi, che vanno a sommarsi ai 450 dell'anno scorso, e la chiusura di una sede del gruppo dimostrano che stiamo assistendo alla graduale scomparsa dell'unica azienda rimasta in Italia nel settore telecomunicazioni e che conta circa 2.000 dipendenti più l'indotto.
L'azienda sta pagando sia le politiche di disinvestimento di Telecom Italia sia i mancati investimenti del Governo nel settore del digital divide e della banda larga per le reti di nuova generazione. Italia dei Valori si adopererà per una nuova compagine che sappia elaborare un piano industriale credibile per garantire l'occupazione e vigilerà affinché il Governo non permetta l'ennesima emorragia di posti di lavoro e l'ennesimo smantellamento di una importante realtà aziendale italiana del settore delle telecomunicazioni".

Lo afferma in una nota Maurizio Zipponi, responsabile Welfare e Lavoro dell'IdV.

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Manifestazione 14/01/2010 regione Lazio - AUDIO

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Conquiste del lavoro - 13/01/2010 - PDF

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Manifestazione 14/01/2010 regione Lazio - VIDEO

interviste alla manifestazione:








le interviste raccolte sono andate in onda:

- 19:00 SUPERNOVA
- 19:30 TELEPONTINA
- 20:30 EUROPA TV
- 22:00 rai news 24

CI sarà inoltre un 12 minuti su cronache di Provincia

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a rettifica di quanto stabilito in sede di assemblea sindacale per lo sciopero di venerdì 15 Gennaio viene modificato nel seguente modo:

4 ore di sciopero - venerdì 15 Gennaio dalle ore 9:00 alle ore 13:00

Ci si vede TUTTI in Via del Corso altezza civico 504 (sede Italtel)


RSU Italtel Roma



Ps: venerdì 15 mattina ci sarà il CDA - che renderà esecutive le decisioni dell’azienda anticipate nell’incontro del 8 Gennaio con i sindacati.

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INTERVISTA AI COLLEGHI DI PALERMO al min. 4:16



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SCIOPERO giovedì 14 e venerdì 15 Gennaio

siamo qui a ricordarvi l’appuntamento importantissimo di domani giovedì 14 e venerdì 15 Gennaio.

Crediamo sia opportuno ribadire che è a rischio il nostro posto di lavoro –
Italtel ha già contattato la ditta di traslochi per trasferire la mobilia (tavoli – armadi..) a Milano e Palermo
ed è già stato fatto un sopralluogo in sede.


Vi diamo un aggiornamento circa le attività in corso:

abbiamo fatto un enorme lavoro per improntare striscioni – slogan per il presidio di domani, di venerdì e per le future iniziative
abbiamo contattato giornali – televisioni – locali e nazionali
abbiamo contattato politici – parlamentari della camera - candidate alla prossima elezione della regione lazio
abbiamo già ricevuto risposte da alcune testate giornalistiche che saranno presenti domani al presidio richiedendoci interviste
abbiamo l’attenzione anche dell’Assessorato al Lavoro della Provincia di Roma che ha dato il consenso per una audizione presso la nostra sede (stiamo organizzando il tutto).

Di seguito i comunicati stampa usciti nella giornata di ieri:
- comunicato FIOM CGIL sulla situazione Italtel
- comunicato dell’Assessore al Lavoro della Regione Lazio (che domani ci riceve per approfondire la questione Italtel)



DOMANI:
Dalle ore 9:00 TUTTI davanti alla sede della Regione Lazio – in via Rosa Raimondi Garibaldi, 7


VENERDI’:
Dalle ore 9:00 TUTTI davanti alla sede Italtel di via del Corso (non è una passeggiata di piacere)

E’ fondamentale la presenza di TUTTI i dipendenti della sede di Roma .

RSU Italtel Roma

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Italtel, domani sciopero e manifestazione a Roma - Rassegna.it - Sito di informazione su lavoro, politica ed economia sociale

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12 gennaio 2010

COMUNICATO STAMPA

Roma: lavoratori Italtel in sciopero giovedì mattina davanti alla Regione Lazio

Giovedì mattina i lavoratori Italtel di Roma manifesteranno davanti alla sede della Regione Lazio in via Rosa Raimondi Garibaldi, a partire dalle 9,30. La scorsa settimana l’amministratore delegato ha comunicato alle segreterie nazionali dei sindacati e alle rsu dei siti produttivi, ulteriori 400 esuberi, e la chiusura di una delle sedi. Il presidio avverrà in concomitanza con l’incontro previsto con l’Assessore al Lavoro della Regione, Alessandra Tibaldi.

“E’ una decisione inaccettabile – dichiara Roberta Turi, della segreteria Fiom Cgil di Roma – in quanto si mette in discussione la sopravvivenza della sede Italtel di Roma, dove sono impiegati più di 200 lavoratori e lavoratrici. Chiediamo alla Regione e al governo di intervenire per fronteggiare il grave attacco all’occupazione in un settore, quello delle telecomunicazioni, che è strategico per il paese. A partire da giovedì metteremo in campo tutte le iniziative di lotta possibili, con l’obiettivo di far riconsiderare all’azienda queste scelte”.

Fiom Cgil Roma Sud

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ITALTEL L’ultimo gioiello italiano

ITALTEL

L’ultimo gioiello italiano delle telecomunicazioni rischia l’estinzione

SALVIAMOLO!

Italtel S.p.A. è l’ultima storica azienda italiana operante fin dal 1921 nel settore delle telecomunicazioni, con sedi a Milano, Roma e Palermo. La forza lavoro è di circa 1900 lavoratori e lavoratrici, di cui più di duecento su Roma.

Italtel progetta, sviluppa e realizza soluzioni per reti e servizi di telecomunicazione di nuova generazione, basati su protocollo IP, completate da servizi professionali di supporto all’operatività delle reti. Offre soluzioni e prodotti proprietari; servizi di engineering e consulenza tecnologica; capacità di integrare tecnologie di terze parti; servizi professionali di supporto all’operatività delle reti.

Il giorno 8 Gennaio 2010 l’amministratore delegato Umberto De Julio ha dichiarato alle rappresentanze sindacali, in un incontro svoltosi a Milano presso la sede dell’Assolombarda, ulteriori 400 esuberi e la chiusura di una delle tre sedi principali, che con ogni evidenza sarà quella di Roma, esuberi che si vanno ad aggiungere ai 450 dichiarati a aprile 2009. A giugno si era arrivati ad accordo sindacale che prevedeva il ricorso ai contratti di solidarietà.

L’azienda, partecipata per il 20% da Telecom Italia e per il 20% da Cisco Systems, vede in questi anni un avvicendarsi continuo di amministratori delegati (3 negli ultimi 3 anni: 2007 Righetti, 2008 Bertolina, 2009 De Julio) che hanno attuato, come strategia industriale, unicamente il taglio dell’occupazione con forti riduzioni dell’organico, con una riduzione di 700-800 unità nel giro di pochissimi anni, e si attesterà a fine 2010 su un organico stimabile in 1400 dipendenti (salvo ulteriori, piu’ che probabili, futuri tagli).

L’azienda e’ rimasta fortemente legata ad un singolo grande cliente, Telecom Italia, e paga pesantemente le politiche di disinvestimento che Telecom Italia sta perpetuando in questo periodo e, come annunciato, anche nei prossimi anni, oltre che i mancati investimenti del Governo nel settore del digital divide e della banda larga per le reti di nuova generazione.

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Cronistoria degli ultimi mesi

2009

- Italtel annuncia tagli per 450 dipendenti, dimezzamento della sede di Palermo;

- Giugno 2009. Si conclude un accordo che ha la visibilità e da completarsi entro la fine del 2010, con le seguenti modalità:

o 250 esuberi

o attuazione di contratti di solidarietà - riduzione di orario e conseguente rinuncia a parte dello stipendio per 1200 dipendenti - per salvare 90 posti di lavoro

o mobilità su base volontaria ed esodi incentivati per i restanti 160

- Ottobre 2009: Dopo soli 4 mesi dal precedente accordo, in Italtel si parla di una nuova pesante riorganizzazione, con intenzioni di: chiusura o pesante ridimensionamento della sede di Roma.

- Novembre 2009: A conferma delle voci circa la chiusura/ridimensionamento della sede di Roma, Italtel non comunica nulla ai lavoratori, ma da disdetta dei contratti legati agli stabili della sede di Roma (ACEA / ENEL / TELECOM / servizio di sorveglianza)

- Dicembre 2009: Annunciata riduzione di 50 MIL di euro sul budget 2009 da parte di Telecom Italia - l’AD comunica “la necessità di rivedere contenuti e tempi del progetto di rifinanziamento con le banche.” I lavoratori continuano a non avere dati certi, e soprattutto non sanno quali siano realmente le intenzioni dell’azienda.

2010

- 8 Gennaio: Incontro Italtel con sindacati in Assolombarda - l'azienda dichiara ulteriori 400 esuberi STRUTTURALI - la chiusura di una sede del gruppo (Roma 220 dipendenti o Palermo 230 dipendenti) ed esuberi nelle altre due sedi. Vengono immediatamente proclamate 8 ore di sciopero da FIM - FIOM e UILM nazionali

- 11 Gennaio: Italtel continua ad agire - presso la sede di Roma si aggira personale della ditta di traslochi per valutare l’entità della mobilia da trasferire nelle sedi di Carini (PA) e Castelletto (MI).

- 14 Gennaio: Presidio in sciopero a partire dalle ore 9:30 dei lavoratori della sede di Roma davanti alla sede della Regione Lazio in via Rosa Raimondi Garibaldi – il presidio è a sostegno dell’incontro previsto tra le OOSS e l’Assessore al Lavoro - Alessandra Tibaldi.

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BENVENUTI SUL BLOG ITALTEL ROMA

Questo blog è stato aperto con l'obiettivo di condividere con tutti i colleghi Italtel, la difficile situazione sulla sede di ROMA. Le ultime comunicazioni ufficiali dell'azienda annunciano esuberi per circa 450 dipendenti del gruppo e, a conti fatti, la inevitabile chiusura della sede di ROMA. Siete tutti invitati ad esprimere le vostre considerazioni, idee ed iniziative utili a fronteggiare questa crisi.

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