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SCIOPERO Venerdi’ 26

Alle ore 14:00 appuntamento in Via Rosa Raimondi Garibaldi 15 (regione Lazio)

In concomitanza con il tavolo congiunto Regione-Provincia-Comune in cui sono stati convocati:

Italtel – Telecom Italia – RSU Roma – OO.SS.

Dobbiamo lottare ora piu’ che mai per il nostro posto di lavoro!

TENETE BEN PRESENTE, CHE QUESTO E’ LATTEGGIAMENTO DELLA

“”DIREZIONE RISORSE UMANE””




“VERGOGNA DI CHE ?”



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Italtel, la Cgil: "Adesione totale allo sciopero di 4 ore". A Carini 80 esuberi

FONTE: italiainformazioni.com

Adesione totale allo sciopero di quattro ore indetto stamani dai sindacati nella Italtel di Settimo Milanese (Milano), contro il piano industriale che prevede il taglio di 400 posti di lavoro in tutta Italia. "Tutti i 1.200 dipendenti hanno incrociato le braccia e in 700 hanno improvvisato un corteo interno allo stabilimento, c'é stata una partecipazione mai vista prima", ha spiegato Roberto Dameno, delegato della Fiom-Cgil. E' a Roma l'impatto più pesante del piano di esuberi, 400 nell'intero gruppo, confermato oggi dalla Italtel nell'incontro con i sindacati al ministero dello Sviluppo. Nella Capitale, il gruppo di telecomunicazioni ha previsto 150 esuberi (su 220 lavoratori) e la chiusura del centro di ricerche; a Milano i tagli sono 170.



Sono 80 gli esuberi previsti dall'Italtel per lo stabilimento di Carini (Palermo), sui 400 totali. Si tratta del 35% del personale, costituito da 230 lavoratori. La notizia è emersa nel corso del vertice che si sta svolgendo a Roma, al ministero delle Attività produttive, al quale stanno partecipando anche la dirigenza Italtel e le rappresentanze sindacali dei lavoratori. In contemporanea circa 150 impiegati dell'taltel di Carini, quelli che non sono andati a Roma a protestare, hanno costituito un sit-in davanti la sede regionale di Telecom in via Ugo La Malfa a Palermo. "Siamo qui - spiega Francesco Seminara, dipendente Italtel - perché gli esuberi annunciati oggi sono diretta conseguenza del drastico calo delle commesse di Telecom, per un totale di 40 milioni di euro". "I Governi regionale e nazionale devono intervenire energicamente per evitare questi esuberi", ha detto Giuseppe Lupo, segretario regionale del Pd, intervenuto al sit-in. "Incalzeremo - ha aggiunto - il presidente della Regione Lombardo, affinché si impegni a fare in modo che non sia lo stabilimento di Carini a subire, più delle altre strutture in Italia dell'Italtel, il sacrificio maggiore in termini di posti di lavoro. Non capisco perché lo stabilimento di Milano dovrebbe subire la riduzione del 10% del personale e quello di Carini il 35%". "Abbiamo chiesto ad Italtel di spostare in Sicilia il tavolo della vertenza sullo stabilimento di Carini. Contiamo di poter creare le condizioni per ridurre al minimo gli esuberi" dice Pino Apprendi, vicepresidente della commissione Attività produttive dell'Ars, che a Roma ha partecipato all'incontro sulla vertenza Italtel. L'incontro sullo stabilimento di Carini si terrà l' 11 febbraio nella sede della commissione Attività produttive, a Palazzo dei Normanni a Palermo, alla presenza dei rappresentanti dell'Italtel e dell'assessore regionale all'Industria.



Critica la Fiom-Cgil di Palermo. "Vero è che l'azienda ha detto che il sito di Carini non chiude - dice il segretario provinciale Francesco Piastra - Ma a noi questo non basta. Diciamo no a esuberi al buio che non hanno come soluzione il riassorbimento dei lavoratori. Accettare esuberi a Palermo significa alla lunga accettare la chiusura del sito: la diminuzione del personale non sarebbe compatibile con l'attività industriale del sito di Carini". L'azienda, rende noto la Fiom, "ha annunciato una situazione debitoria e la drastica riduzione degli investimenti Telecom, tagli nei servizi, accorpamenti e una riorganizzazione societaria. "La dichiarazione degli 80 esuberi scongiura al momento la chiusura dello stabilimento di Carini. Ma - aggiunge Piastra - si tratta comunque di un'eccedenza, che sarà gestita molto probabilmente con la cassa integrazione straordinaria". La Fiom contesta al governo di "aver avallato i tagli al personale". "E' un approccio che noi consideriamo sbagliato - conclude Piastra - deresponsabilizzante rispetto alle politiche del settore telecomunicazioni sulle quali potrebbe fare leva il governo, anche rispetto a Telecom". Le Rsu e una delegazione di lavoratori di Palermo, Roma e Milano, hanno manifestato sotto il ministero.



Per Salvino Caputo, "la situazione dell'Italtel è estremamente grave, sentire parlare come di una azienda in pre fallimento desta un forte sentimento di allarme e preoccupazione". "Ancora una volta - aggiunge - i debiti delle aziende, l'insufficienza dei finanziamenti e il venire meno dell'azionariato di qualità ricade sui lavoratori che diventano per le aziende in crisi un onere insostenibile". "Non è possibile che Telecom - conclude Caputo - azionista di Italtel non garantisca la ricapitalizzazione per fare fronte al mantenimento dei livelli occupazionali e aziendali".

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